Il successo può dare alla testa e far prendere decisioni incredibili. Come quella di Maurizio Ferrini, che rifiutò proposte lavorative importanti. Quando raggiunse il successo, infatti, registi importanti come Bernando Bertolucci e Sergio Leone gli proposero dei ruoli nei loro film, ma lui disse no. «Fu un errore madornale», ammette oggi il comico nell’intervista rilasciata a Libero. «Mi offrirono ruoli molto belli come quello di Sordi nel film Troppo forte». E a sorpresa rifiutò. «Soffrivo di delirio di onnipotenza. Non ero abituato, ogni giorno mi chiamava il gotha della cultura ed ho perso la testa», racconta a Giovanni Terzi. Quei rifiuti però non sono stati affatto “indolore” per lui: «Dire no al mondo romano equivale a fare uno sgarro. In altre città le cose vengono vissute con più distacco; a Roma era come se tutto fosse preso in modo personale. Sa cosa dicevano di me? Che ero un fuori di testa… e così venni emarginato». Almeno non dissero che portava sfortuna: «Mi avrebbero ucciso».



MAURIZIO FERRINI E IL SUO “POST COMUNISMO”

Ci sono state però delle persone che sono rimaste al fianco di Maurizio Ferrini. In primis Renzo Arbore, peraltro decisivo per la sua carriera. «È una persona con un gusto straordinario. Conosce la bellezza e conosce il sentire delle persone; queste due cose lo rendono insuperabile. Molto hanno cercato di imitarlo ma nessuno ha il gusto e la cultura sua». Ma nell’intervista di oggi a Libero cita anche Nino Frassica. A proposito della sua esperienza all’Isola dei Famosi, invece, ha raccontato: «Arrivai secondo però, mi creda, quella della Ventura era un’altra cosa rispetto ad oggi. Faceva più del 60% dello share lo guardavano tutti e poi era una sfida vera. Avevo voglia di mettermi in mutande e fu utile alla mia popolarità». Ma a Libero ha precisato anche di non essere più comunista: «Adesso mi interessano le persone. L’ideologia se ne è andata a pallino, qui è sempre tutto in movimento e vengono usate le parole come creta per poi spararle addosso come bombe». Poi svela che quell’amore platonico che provava per una certa Sara ora non c’è più: «Siamo rimasti in buoni rapporti ma è stato solo un pezzo di percorso assieme». Ora non c’è un nuovo amore: «Sono single».

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