Il nome di Maurizio Gasparri è tra quelli accostati alla candidatura a sindaco di Roma per il Centrodestra, il parlamentare azzurro ha fatto chiarezza ai microfoni di Omnibus: «Noi abbiamo proposto fin dall’inizio un profilo civico di alto livello come quello di Guido Bertolaso, purtroppo il ritardo nel dare l’assenso nei suoi confronti ha reso indisponibile quella candidatura civica e molto radicata nelle esigenze dell’emergenza romana. Noi se c’è un civico forte e autorevole lo guardiamo positivamente», ha specificato.
Maurizio Gasparri ha poi evidenziato: «Il mio partito mi ha chiesto una disponibilità che io ho dato, ma non ci si autocandida. Sono le coalizioni che scelgono i candidati, a Roma ci vuole un candidato competitivo, non sono io che devo giudicare me stesso o altri candidati: sarà la coalizione a prendere le decisioni più valide e più utili. Io sono sempre in prima linea su molti fronti, dove serve io ci sono, ma sono le coalizioni che trovano le soluzioni».
MAURIZIO GASPARRI: “LICENZIAMENTI? CONGELARE PER SEMPRE É IMPOSSIBILE”
Maurizio Gasparri si è poi soffermato sul dibattito sulla proroga dello stop ai licenziamenti: «I temi sul tappeto sono tanti, c’è questo tema del lavoro: se uno la mette in maniera cruda, li volete e non li volete i licenziamenti? Nessuno vuole i licenziamenti, ma il tema è che durante tutta questa fase di pandemia è stato introdotto un meccanismo di blocco sociale. Man mano che si torna alla normalità, bisogna riprendere la dinamica sociale». Maurizio Gasparri ha aggiunto poco dopo: «Ci sono ammortizzatori sociali, strumenti di garanzia e altre realtà. Se l’Italia torna alla normalità, da un lato ci saranno investimenti e dall’altro se ci sono aziende in crisi devono poterla gestire. L’alternativa può essere il fallimento di quella azienda, ci saranno alcune aziende che vivono e altre che avranno un declino. Il ritorno alla normalità riporta anche in primo piano i meccanismi tradizionali di tutela sociale. Congelare tutto per sempre è impossibile».