Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, è intervenuto nella mattinata odierna, in collegamento da Roma, nel corso della trasmissione di Rai 3 “Agorà”. Nel corso del suo intervento, l’ospite ha detto che occorre investire sulla sanità e su nuovi modelli di produzione, riprogettando il futuro sulla salute e sicurezza della persone. È, inoltre, il momento della responsabilità delle imprese: “Se pensano che la strada più semplice sia quella dei licenziamenti, si può aprire solo una crisi sociale. Penso che questo si possa evitare, servono soluzioni straordinarie a una fase straordinaria”. Intanto, secondo Landini, vi sono due provvedimenti che vanno rafforzati: il blocco dei licenziamenti sino alla fine dell’anno e l’estensione degli ammortizzatori sociali per aiutare le aziende. “Occorre anche però pensare a riformare il sistema degli ammortizzatori sociali e a definire gli investimenti necessariamente da fare, pubblici e privati, per creare lavoro”.



MAURIZIO LANDINI: “COSA VUOLE FARE IL GOVERNO?”

Secondo Maurizio Landini, le misure messe in campo finora sono importanti e rappresentano il minimo che il Governo Conte potesse fare per sostenere concretamente gli italiani in questa fase economicamente e socialmente critica. “I provvedimenti adottati sono fondamentali: è stata messa in moto una quantità di investimenti di sostegno alle imprese senza precedenti, ma serve progettare il cambiamento e aprire un confronto vero con i vertici del Paese. Vogliamo che ci dicano cosa pensano delle proposte da noi avanzate per affrontare i problemi che Colao ha inserito nel suo piano”. Landini chiede chiarezza, perché, nonostante abbia rivelato di avere ricevuto nella serata di giovedì 11 giugno 2020 una telefonata che gli annunciava un possibile coinvolgimento delle forze sindacali durante gli Stati Generali (al via domani), “non si è ancora capito quali siano le proposte che il Governo presenterà”. Oltre all’importanza della riapertura delle scuole a settembre, il segretario della Cgil ha voluto sottolineare che “per il mondo dello spettacolo e della cultura noi abbiamo chiesto una discussione per addivenire allo sviluppo di un piano straordinario che abbracci anche queste attività”.

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