Maurizio Lastrico racconta i retroscena della sua vita da attore, tra il successo di Don Matteo e altri aneddoti meno famosi. “Come artista ho pura di scomparire – confessa in qualità di ospite della trasmissione Stasera c’è Cattelan su Rai Due – prendo tante cose, anche date in province lontane, perché penso che se dicessi no a qualcuno che mi desidera allora poi non mi richiamerebbe più”.



Di Don Matteo, Maurizio Lastrico parla con profondo affetto ed entusiasmo, raccontando che “il set è una figata, ci accolgono alla grande. Terence Hill ha dato un’impronta spettacolare”. E proprio su di lui svela una piccola curiosità: “lui non beve se c’è troppo caldo per non sudare e non dare fastidio alle costumiste e alle sarte”. Sulla presenza di Raul Bova, Maurizio Lastrico riconosce che “se la sta cavando alla grande, ha un’interiorità fantastica ed è pieno di sfumature, ha avuto un’umanità incredibile sul set ad affrontare questo ruolo”. E proprio sul set di Don Matteo confessa che è nata la sua partecipazione a Sanremo, grazie a Maria Chiara Giannetta. “La chiamano per andare a condurre e deve portare un pezzo, lei mi chiede di andare con lei – ricorda Maurizio LastricoIo le rispondo di andare con un comico più strutturato, lei però voleva me, per quel gioco che solo noi sapevamo fare”. Un’esperienza di successo di cui ricorda “un mese e mezzo di prove” e che lo ha portato a credere “in una divina provvidenza laica, credo che sei fai qualcosa bene magari c’è un qualche regista a casa che ti guarda…”



Maurizio Lastrico: “primo impatto con hater? Mi misi a piangere”

La vita dell’attore non è soltanto successi e Maurizio Lastrico, ospite di Alessandro Cattelan su Rai 2, non esita a raccontare anche qualche disavventura. “L’unica volta che mi sono fatto da agente è stato dopo essermi diplomato allo Stabile di Genova – inizia a raccontare con ironia – dopo tre stagioni vado a trattare la mia paga con il direttore del teatro chiedendo 80 euro al giorno. Loro mi dicono che non si può, poi alla fine accettano raccomandandomi di non dirlo a nessuno. Pochi giorni dopo esce un decreto ministeriale per il quale gli attori devono prendere minimo 83 euro”.



Ma non solo, perché Maurizio Lastrico vuole ricordare anche “l’unica volta in cui ho detto no al mio agente”, cioè “quando mi hanno chiesto di sostituire Crozza a Di Martedì a fare la copertina politica. Della politica non ho quella dimestichezza e quindi il mio agente mi ha se non obbligato caldamente consigliato di andare. E quindi mi sono impegnato, mi ci sono messo tutto ed è venuto una me*da”. Di quell’esperienza ricorda soprattutto che “è stata una delle mie prime volte di impatto con gli haters. Lì mi sono messo a piangere. Adesso mi sono un po’ abituato, ma sotto sotto ho quel paio di haters e di colleghi le cui b*stardate mi rimangono impresse”.