Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo, rispettivamente ministro e vice ministro dell’Economia e delle Finanze, sono intervenuti oggi durante il settimo forum nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili promosso da ItaliaOggi. Un’occasione utile per i due rappresentati del dicastero per fare il punto sull’attuazione dei decreti legislativi promossi nell’ambito della Riforma fiscale e sulle novità della legge di bilancio 2024.



Il primo ad intervenire è stato Maurizio Leo, che in un lungo discorso di apertura ha posto l’accento, innanzitutto, sul concordato preventivo biennaleprime 3mila unità assunte“, dall’altro occorre lavorare sul fatto che “i contribuenti dichiarino i loro redditi”. Centrale nella riforma fiscale, sottolinea Maurizio Leo, sarà la diminuzione delle “sanzioni amministrative al 60%, sui livelli degli altri paesi europei, e contestualmente rivedere il meccanismo del ravvedimento operoso. Se il comportamento non è reiterato”, ipotizza, “il contribuente ha indicato le imposte da versare in dichiarazione, ha pagato i fornitori e magari ha anche un credito, si sta valutando se eliminare la sanzione penale, ferma restando quella amministrativa”.



Maurizio Leo: “Ridurremo le aliquote Irpef anche nel 2025”

Nel suo lungo intervento, poi, Maurizio Leo è passato al tema delle aliquote Irpef, rinnovando l’impegno del governo “a riconfermare la riduzione delle aliquote anche nel 2025”. Misura attuabile, ha spiegato, grazie ai “maggiori introiti che giungeranno nelle casse dello Stato” dal “rapporto tra fisco e contribuente più collaborativo e trasparente” che farà anche sì che “si alzeranno i redditi che dichiarano” gli imprenditori e le Partite iva. L’attuale meccanismo delle aliquote Irpef, secondo Maurizio Leo, nonostante sia migliore del precedente, “penalizza le classi medie” e l’obiettivo del governo è quello di “abbassare la tassazione per questa categoria”



Giancarlo Giorgetti: “Governo punta a favorire crescita e occupazione”

Dopo Maurizio Leo, poi, è intervenuto anche Giancarlo Giorgetti, che ha sottolineato come “l’attuazione della riforma fiscale è in linea con gli obiettivi del Pnrr, che prevedono la creazione di un sistema fiscale efficiente e definito e la riduzione dell’evasione”. La riforma, ha spiegato, ha già visto una prima fase “che l’approvazione di sette decreti legislativi tra dicembre 2023 e l’inizio di quest’anno”, mentre sarà priorità del governo, anche nei prossimi mesi, “favorire crescita e occupazione con interventi mirati e selettivi a sostegno delle famiglie e dei lavoratori a basso reddito”.