C’era anche Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia, ieri sera in collegamento con il programma di Rete 4, Stasera Italia. Il noto esponente della politica italiana ha trattato varia argomenti a cominciare dal più caldo di questi giorni, l’obbligo del vaccino anti covid: “Sono contro l’obbligo dei vaccini per una semplice ragione – spiega – è inutile fasciarsi la testa prima di rompersela. Gli italiani si stanno vaccinando, sono persone responsabili, siamo la prima nazione in Europa per numero di vaccinati con doppia dose, Figliuolo ha detto che raggiungeremo l’80%, e si stanno vaccinando non perchè qualcuno li ha obbligati ma perchè ci è stato spiegato in maniera convincente e seria il perchè dobbiamo farlo. Il 70% degli italiani si è vaccinato e arriveremo all’80, ci sono giovani che stanno rispondendo in maniera seria e responsabile, gli altri arriveremo a convincerli”.



“Arriveremo anche a convincere gli ultra cinquantenni – ha proseguito Maurizio Lupi – abbiamo introdotto il green pass, strumento per convivere con il covid e per essere liberi di stare assieme, questi due strumenti ci aiuteranno ad andare avanti. Altro conto è l’obbligo vaccinale per alcune categorie”. Maurizio Lupi è stato quindi incalzato sul meeting di Rimini che si chiude oggi e che ha visto la partecipazione di diversi politici di spicco, come l’ex premier Conte, Salvini, Letta e Giorgia Meloni (in collegamento). “Ciò che è accaduto al meeting dimostra che il dialogo è possibile. Il tema era che i partiti possono essere ancora un bene prezioso e il dialogo nella diversità è uno degli elementi fondamentali. Siamo in una situazione uguale a quella del Dopoguerra: partiti diversi che avevano lo scopo di dare un unico contributo per ricostruire”.



MAURIZIO LUPI: “I PARTITI TORNINO A FARE I PARTITI, SIAMO COME NEL DOPOGUERRA”

E ancora: “Il primo tema che abbiamo affrontato è che se i partiti non fanno più i partiti è perchè hanno perso la loro origine, cioè quella di rappresentare qualcuno o qualcosa. Deve essere una parte ideale, che racconta, che porta interessi di una parte di società e il parlamento è il luogo in cui si mette insieme tutto ciò. Si è persa questa cosa, i partiti devono tornare a fare i partiti, senza non si va da nessuna parte. Durante la pandemia il parlamento ha risposto e non ha caso si è arrivati al governo Draghi”.



Sulla maggioranza Maurizio Lupi sembra tirare le orecchie alla Lega: “Chi sostiene questa maggioranza dovrebbe essere preoccupato di dare il contributo e non di chiedere le dimissioni di un ministro. Per raggiungere gli obiettivi del governo serve il rilancio economico e cambiare leggi che hanno mostrato il fianco come il reddito di cittadinanza: se una cosa non va bene bisogna avere il coraggio di cambiarla. Io sulla Lamorgese non perderei tempo – conclude – le cose scandalose successe a Viterbo con il rave devono essere risolte, chiedere la testa è un capro espiatorio”.