Question time alla Camera per il ministro Andrea Orlando, tanti i temi del mondo del Lavoro presi in rassegna, Maurizio Lupi ha acceso i riflettori sul reddito di emergenza: «La questione che abbiamo posto è fondamentale, i dati dell’Istat fotografano una situazione che tutti conosciamo: da una parte il rischio dell’aumento della povertà assoluta, dall’altra parte l’oggettivo rischio della perdita di lavoro. Sono stati messi in campo diversi strumenti, quello che chiediamo è di guardare in faccia la realtà».



Maurizio Lupi ha poi aggiunto: «La serietà di una classe politica e di un’istituzione, indipendentemente dalle bandiere ideologiche, è di capire se una misura funziona e risponde all’obiettivo per cui è stata fatta. Il reddito di cittadinanza non è una misura di emergenza straordinaria, ma è lo strumento per intervenire e trovare lavoro alle persone».



MAURIZIO LUPI SUL REDDITO DI CITTADINANZA

I risultati ottenuti non sono all’altezza, anzi: «Qual è il risultato? Abbiamo speso in tre anni 18,3 miliardi di euro, quasi 7,3 miliardi l’anno. Quanti hanno trovato lavoro? Non tutti hanno firmato il “Patto di lavoro”, solo 373 mila, uno su dieci ha trovato lavoro. E il reddito di cittadinanza ci è costato 18,3 miliardi di euro!». Maurizio Lupi ha poi rincarato la dose: «Le chiedo: se avessimo speso quei 18 miliardi per darli alle imprese per assumere 1 milione di persone, non avremmo avuto una risposta migliore? – l’interrogativo del presidente di Noi con l’Italia – Intanto andavano a lavorare, poi avevano un luogo di lavoro e di formazione, e inoltre avremmo speso meglio le risorse». Ricordiamo che il ministro Orlando ha ribadito che il suo ministero disponibile a un confronto per vedere gli aggiustamenti e per superare alcune distorsioni.