«Da più di venti anni parliamo del ruolo dell’Europa»: netto Maurizio Lupi ai microfoni di Agorà sul tema migranti. Il presidente di Noi con l’Italia ha spiegato: «Ogni volta che vediamo queste immagini capiamo come la dignità della persona venga usata drammaticamente. E’ una crisi diplomatica tra due Paesi, Spagna e Marocco, e la ritorsione avviene attraverso l’uomo, che diventa merce. Così come la Turchia usa la pressione degli immigrati nei confronti dell’Europa rispetto alla Grecia. Così come i commercianti di schiavi usano per fare i propri affari barchi e barconi per mandare persone umane nei confronti dell’Europa».



Maurizio Lupi ha poi acceso i riflettori sulla difesa dei confini: «Io non sottovaluterei il tema della difesa dei confini, perché questo è uno degli elementi cardine di qualsiasi nazione. Il tema è come difendi i confini. Da una parte c’è una divisione nell’Ue, e più l’Ue è divisa e più non difenderemo i confini senza una politica unitaria. Poi c’è il problema del rapporto con i Paesi del Mediterraneo, come Libia e Tunisia. Il rischio è che continuiamo a parlare, se ne continuiamo a parlare la questione esplode».



MAURIZIO LUPI: “ATTENZIONE ALLA TENSIONE SOCIALE”

Maurizio Lupi si è poi soffermato sulle riaperture sancite dal governo: «Siamo nella direzione giusta e finalmente si capisce che il problema non è lo scontro tra aperturisti e rigoristi ma è questione di buon senso. Con 28,5 milioni di vaccinati con almeno una dose e con dati positivi, dobbiamo ancora fare tanto ma anche capire che il vero sostegno contro la pandemia è la vaccinazione, mentre il vero sostegno per l’economia sono le riaperture». C’è ancora molto da fare, ha spiegato, Maurizio Lupi, parlando poi del coprifuoco: «L’ora in più o in meno del coprifuoco non è una banalità: secondo la Confcommercio un’ora in più o in meno vale 2,5 miliardi di euro di consumi in più in un mese. La sfida è di iniziare a convivere e vincere questa battaglia, che va fatta con serietà». Infine, un monito: «C’è anche un tema di tensione sociale: se la politica non tiene conto delle tensioni sociali, rischiamo di avere il segno opposto».

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