Milano, l’emergenza sicurezza e le mancanze della politica al centro dell’intervista rilasciata da Maurizio Lupi ai microfoni di Libero. “Milano è la mia città. È la città che ha accolto i miei genitori e ha permesso loro di vivere con dignità. Sono nato in periferia, nella zona di Baggio, e Milano mi ha insegnato che non necessariamente chi proviene dalla periferia cresce svantaggiato o diventa un delinquente. Milano è una città che unisce il ruolo di capitale industriale dell’Italia e dell’Europa, ma allo stesso tempo è anche la capitale del terzo settore”, le parole del leader di Noi Moderati. E Lupi ha posto l’accento sui continui progressi della città, anche se al momento sembra che si stia tornando indietro. E la motivazione è molto semplice.
Le parole di Maurizio Lupi su Milano
Secondo Lupi, infatti, si sta tornando indietro, alla metà degli anni Novanta, quando il tema della sicurezza, della riqualificazione delle periferie e dello spaccio di droga era molto rilevante: “Dobbiamo prestare attenzione a questioni fondamentali come il diritto a vivere in sicurezza”. Per risolvere le criticità, sarebbe necessario creare un presidio visibile di forze dell’ordine nelle strade e promuovere la riqualificazione urbana con interventi concreti, a partire da giardini e parchi. Ma questi interventi devono essere reali e non solo di facciata: “La sicurezza è diventata un tema di grande rilevanza che non può essere più sottovalutato”. Lupi ha fatto mea culpa come centrodestra, con uno sguardo al futuro: “Affronteremo insieme la questione del nostro candidato, cercando di correggere eventuali errori e trovare la soluzione migliore. Ad oggi è assolutamente prematura questa riflessione. Abbiamo ancora tre anni davanti e quindi come mi hanno insegnato i miei genitori bisogna vivere la quotidianità, un passo alla volta. Bisogna ricordarsi sempre che la maratona è lunga, ha 42 km se parti troppo veloce non arrivi alla fine. Bisogna tornare a stare a fianco ai cittadini”.