Maurizio Lupi a tutto tondo ai microfoni di Tg2 Post. Il leader di Noi con l’Italia ha esordito parlando del caos nel Movimento 5 Stelle: «Il Movimento 5 Stelle ha avuto oggettivamente una funzione importante, ovvero portare la rabbia e alcune questioni dalla piazza alle istituzioni. Ma quando arrivi in Parlamento e prendi la fiducia dei cittadini, la sfida non è più quella del Vaffa, ma quella della responsabilità di governo. Il M5s è imploso quando ha iniziato a governare: quando inizi a governare occorrono capacità, competenza, mediazione e compromesso».
Sempre a proposito dei grillini, Maurizio Lupi ha evidenziato: «Ricordiamo tutti l’uno vale uno, i parlamentari estratti a sorte, i due mandati… oggi Conte dice “dobbiamo selezionare le competenze”. Ci hanno propinato la democrazia diretta e stanno perdendo la sfida sulla capacità di governo. Perché Draghi sta chiedendo a tutti noi un cambiamento? Per la prima volta si è compreso che per conquistare la fiducia dei cittadini devi fare promesse e devi realizzarle con serietà. Per la politica questa è la grande occasione di ripensare a come riproporsi ad un ruolo ancora più forte della politica».
MAURIZIO LUPI SUL DDL ZAN
Maurizio Lupi si è poi soffermato sull’intervento del Vaticano sul Ddl Zan: «Credo che questa nota informale possa aiutare ognuno di noi ad abbassare le bandiere ideologiche, su questi temi dobbiamo confrontarci, il Parlamento è il luogo dell’ascolto e del confronto. In Parlamento sono rappresentate le storie culturali di questo Paese e tutte hanno la stessa dignità. Se le leggi non sono chiare, rischiano di fare del male». Maurizio Lupi ha poi tenuto a precisare: «Siamo laici, ma non siamo stupidi: quando il Papa interviene per richiamare alla solidarietà, all’accoglienza dei migranti e alla lotta alla povertà non c’è ingerenza; quando interviene dicendo, com’è giusto che sia, le proprie perplessità sul ddl Zan è invece un’ingerenza. Non è possibile andare avanti in questo modo. Nessuno di noi pensa che non si debba difendere con forza il diritto e la dignità di ogni persona, compreso chi ha un orientamento sessuale diverso del mio, ma qui stiamo facendo una legge: per fare una legge devo riconoscere anche il rischio del giudizio dell’altro. Su questo dobbiamo confrontarci – ha rimarcato Maurizio Lupi – Io da cattolico devo poter dire che la famiglia naturale è quella tra un uomo e una donna, questo non implica il fatto che non rispetto un’altra persona. Non posso rischiare che un giudice mi metta in galera per ciò che sto dicendo».