Maurizio Mangialardi è il candidato del centrosinistra alle elezioni Regionali Marche 2020. Classe 1964, nasce a Senigallia di cui è attualmente sindaco. Dopo un percorso di studi ottiene il diploma di perito agrario grazie al quale si iscrive all’Università di Urbino dove si laureerà in Scienze Erboristiche alla facoltà di Farmacia. Nel 2002 ottiene la cattedra di docente presso il liceo “Egisto Pieralisi”. Nel 1994 viene eletto come consigliere comunale a Senigallia e durante il ciclo amministrativo 2005-2010 è Assessore comunale alle Infrastrutture e Servizi Pubblici. Alla tornata elettorale successiva è lui a guidare la coalizione di centrosinistra al successo: viene riconfermato per un secondo mandato, tuttora in corso, il 4 giugno 2015.
MAURIZIO MANGIALARDI, LE LISTE A SUO SOSTEGNO
La candidatura di Maurizio Mangialardi alle elezioni Regionali Marche 2020 viene appoggiata da Partito Democratico, Rinasci Marche- Mangialardi Presidente, Marche Coraggiose, Lista Mangialardi Presidente, Italia Viva, Il Centro con Mangialardi Presidente. Per il centrosinistra le Marche rappresentano una Regione in cui vendere politicamente cara la pelle per tentare di limitare un passivo che secondo i sondaggi della vigilia vede il centrodestra in vantaggio per 4 a 2. Nei due punti assegnati al centrosinistra non rientrano in realtà le Marche, ma il candidato Mangialardi non ha fatto mistero di sentire aria di rimonta. A dargli carica è stato Stefano Bonaccini, governatore Pd dell’Emilia-Romagna che, memore della sua “impresa” contro la Lega di Salvini, ha dichiarato: “Bisogna recuperare chi ci ha abbandonato e chi non ci vota più. La rimonta è possibile, non guardate ai sondaggi, io non avrei dovuto nemmeno correre”.
MAURIZIO MANGIALARDI, IL PROGRAMMA
Fra i punti programmatici presentati da Maurizio Mangialardi alle popolazione marchigiana quello di superare le disuguaglianze creando una comunità unita capace di essere collegata con l’Europa e tutto il mondo. Mangialardi propone anche un patto per il lavoro e il clima: la Regione entro il 2035 dovrà servirsi al 100% da fonti di energie rinnovabili e azzerare le emissioni climalteranti entro il 2050. Il candidato promette sostegno alle piccole e medie imprese, attuando un modello di crescita basato sul cambiamento di ogni processo produttivo, a partire dall’introduzione della digitalizzazione e della transizione ecologica. Mangialardi vuole anche agevolare l’accesso alle diverse tipologie di finanziamenti messi a disposizione dalle banche, alle piccole e medie imprese. Il primo obiettivo sarà quello di rifinanziare la lex 13/20 e la lex 20/03 favorendo l’accesso al credito e microcredito. Prevista anche una riduzione della pressione fiscale, dimezzando l’Irap per le aree disagiate, burocrazia più snella e sblocco degli investimenti, nello specifico quelli destinati alle ricostruzioni post-sisma. Pronto anche un disegno di riorganizzazione dei Centri per l’impiego, valorizzandone ogni dipendente e garantendo servizi di qualità per ogni disoccupato mediante percorsi di formazione e di inserimento in ambito lavorativo. Tra gli altri obiettivi: modernizzazione delle infrastrutture e completamento di opere portuali già intraprese; diritto allo studio esteso a chiunque con servizi accessori alle famiglie in difficoltà; investimento in residenze ed alloggi con dotazione per tutto il territorio regionale della Banda Ultra Larga; rivoluzione del Sistema Sanitario Locale rendendo ogni ospedale accessibile a chiunque. Fondamentale infine, mediante medici e famiglie, potenziare l’educazione sanitaria ai più piccoli, insegnando pratiche di vita quotidiana sane.