Maurizio Mannoni saluta Linea Notte dopo quindici edizioni, ma guai a parlare di esodato. Il giornalista ai microfoni di Libero ha spiegato di avviarsi verso la pensione che scatterà a maggio del 2024: “Ci sarebbe stato il tempo di farmi fare un’ultima stagione di Linea Notte, ma mi hanno detto di no”. Il 66enne sarebbe stato anche disposto a cedere gratuitamente tutte le ferie: “Mi hanno risposto che non si poteva fare per non creare un precedente”.



Il problema di Mannoni sono proprio le ferie arretrate con la Rai: “Perché facendo, da decenni, sempre trasmissioni, le mie ferie si riducevano al solo spazio di sospensione dei programmi. E’ in questo modo che ho accumulato mesi”. Ma il giornalista ha sottolineato che la Rai ha semplicemente applicato la legge: “Diciamo che non hanno fatto salti mortali, non che dovessero farli per me… Però penso che, anche per l’azienda stessa, mantenere qualche volto riconoscibile sarebbe stata una scelta intelligente e giusta. Invece mi pare si vada verso una televisione completamente uniformata. Che guarderò comunque con curiosità ma non mi pare una buona soluzione”.



La versione di Maurizio Mannoni

Nel corso del dialogo con Libero, Mannoni non ha chiuso a un futuro sulle nuove piattaforme: “Devo confessarle che sono molto ignorante su quello che c’è oltre la vecchia tv generalista. Però mi sto guardando attorno, già qualcuno me lo ha suggerito. Mi piacerebbe. Lancio un appello attraverso Libero: qualcuno mi indichi la strada per arrivarci… (sorride, ndr)”. Parlando di politica, Mannoni si è soffermato sul panorama odierno e ha ammesso di nutrire fiducia in Elly Schlein: “Penso sia una persona piena di entusiasmo. Si trova a dover combattere in una realtà difficile soprattutto all’interno del suo partito. Da cittadino, prima che da uomo di sinistra le auguro di tener duro. È importante che ci sia una opposizione forte. Spero non consumi tutte le sue energie in lotte intestine. Sarebbe un peccato”.

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