Che fine ha fatto Maurizio Mattioli? Se lo chiedono i suoi fan, che però oggi lo vedono protagonista a “I Soliti Ignoti” di Amadeus, su Rai 1. Per l’attore, doppiatore e comico italiano gli ultimi anni sono stati difficili. Il 16 ottobre 2014 morì sua moglie Barbara Divita dopo sette anni di sofferenze a causa delle complicazioni legate ad un incidente. La coppia era sposata dal 1977 e non aveva avuto figli. «L’incidente di mia moglie è stato un colpo terribile, mi è cascato tutto addosso», raccontò a Storie Italiane. È stata dura veder soffrire la moglie, che era lucida e quindi sapeva di non avere speranza. Pian piano ha ricominciato a vivere, anche grazie agli amici e all persone più care, come i fratelli Vanzina. Così ha ritrovato la serenità.
Nei mesi scorsi Maurizio Mattioli ha raccontato anche di una frequentazione con una donna, senza però rivelarne l’identità, del resto è sempre stato molto riservato. «Sono in una fase di pensiero forte nei confronti di una situazione. Che mi sta piacendo», disse ad Eleonora Daniele, ma ora non si sa se quella persona faccia parte ancora della sua quotidianità.
MAURIZIO MATTIOLI, UN MESE IN CARCERE DA INNOCENTE
Di batoste Maurizio Mattioli ne ha superate molte in passato. Nel 1995, infatti, venne arrestato per spaccio di cocaina: rimase in carcere un mese, ma poi fu assolto. «Un mese a Poggio Reale e da incensurato, assolto in primo grado dopo appena quindici minuti di processo. Una follia totale. E una batosta che poteva azzerarmi», disse al Fatto Quotidiano nel 2018. In quell’indagine furono coinvolti altri vip, ma lui riuscì a dimostrare la sua innocenza: «Io ero solo un cretino che qualche volta l’ha provata, mai venduta , mai spacciata, come poi hanno capito gli inquirenti». Anche quella un’esperienza terribile: «Temevo di aver perso tutto, ricordo ancora quelle ore interminabili sulla brandina mentre guardavo il soffitto in cerca di perché». Sua moglie Barbara Divita restò al suo fianco: «Pensavo a mia moglie, e alle persone che improvvisamente non la salutavano più». Quando uscì ebbe il sostegno di Pingitore, che lo chiamò e lo mandò in tv.