Il noto attore Maurizio Micheli è stato ospite stamane negli studi di Dedicato, programma di Rai Uno in onda tutte le mattine e condotto da Serena Autieri e Gigi Marzullo. In apertura di intervista arriva una video dedica di Michele Mirabella: “Con lui ci siamo incontri a Bari negli anni ’60. Io mi presentai per iscrivermi a recitazione e lui mi disse che dovevo sapere la dizione. Dopo tre giorni insegnavo dizione. Noi ci siamo conosciuti lì e non ci siamo mai lasciati. E il nostro primo palcoscenico ce lo siamo costruiti noi, ci mangiavamo sul palco”.



E ancora: “Sono nato a Livorno e poi ho vissuto a Bari e ci sono stato da bambino fino all’università. Ho usato molto l’accento pugliese, mi piace. Mi sono ispirato a quel suono di quella lingua, un dialetto molto comico”. Sul suo libro scritto: “Nel film Rimini & Rimini, cantavo Champagne, di Peppino Di Capri, in barese e quindi ho scritto questa mio libro ‘Chambagne’, in cui vi sono dei monologhi e alcune poesie”. Sulla pandemia di covid: “E’ un anno e mezzo che siamo fermi, è moltissimo, adesso dovrei fare due commedie a ottobre e febbraio. Strehler? Sono io che volevo vedere e lui e gli dedicai uno spettacolo che faccio ancora oggi e che si chiama ‘Mi voleva Strehler’, la storia di un attore che vuole fare un provino col maestro. Fa molto ridere, ho fatto 1.250 repliche”. Sul suo personaggio: “Un uomo senza qualità apparenti che si incontra e si scontra con il potere, come ad esempio un grande regista”.



MAURIZIO MICHELI: “SABRINA FERILLI? 3 SHOW CON LEI, E’ UNA GRANDE COMPAGNA”

Sulla liason con Sabrina Ferilli: “Con lei ho fatto tre spettacoli, fra cui Un paio d’ali, è brava e simpatica. E’ una grande compagna di lavoro, precisa, è importante. Certi spettacoli non si possono più fare, fra ballerini, tecnici, e persone varie, costavano moltissimo. Lo spettacolo è un po’ assente dalla tv, forse l’ultimo che lo fa è Fiorello, lui è bravissimo, mi fa tanto ridere, sa fare tutto. Io ho fatto vent’anni di Rai, e basta. Dopo il Fantastico con Celentano non mi ha più chiamato la Rai, forse abbiamo esagerato”.



Maurizio Micheli non ha il pc: “Io scrivo a mano, non so scrivere a macchina, non ho il pc. Qualche anima pietosa poi mi batte tutto. Il primo redattore dei miei testi è stato il mio padre, era laureato in lettere e me li correggeva”. Infine sulla sua compagna storica Benedicta Boccoli: “Ci amiamo da 150 anni, ci frequentiamo ancora perchè abbiamo sempre abitato in case diverse. Lei mi ha mai chiesto di convivere? Forse solo una volta, ma non le interessava. Prima o poi? Va bene così se vogliamo frequentarci se no la chiudiamo. Si sta bene da soli a casa, hai i tuoi orari, non devi rendere conto a nessuno…. Poi ci vediamo quando vogliamo, un’esplosione quando ci vediamo? Ma come fai ad esplodere alla mia età?”.