Maurizio Molinari sostituisce Carlo Verdelli alla guida del quotidiano La Repubblica. La nomina, come si legge sul quotidiano La Stampa, è giunta nel tardo pomeriggio di oggi 23 aprile da parte del Consiglio di GEDI che ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente il predecessore per il lavoro svolto nell’ultimo anno esprimendo la piena solidarietà per le intimidazioni che sono state rivolte contro di lui. Molinari è stato inoltre nominato Direttore Editoriale del Gruppo GEDI: “In questo nuovo ruolo, Molinari avrà il compito di valorizzare la forza giornalistica, i prodotti editoriali e i contenuti intellettuali del gruppo anche attraverso lo sviluppo di progetti innovativi e multimediali”, si legge nel comunicato ufficiale del comitato di redazione di Repubblica. Con il suo arrivo alla guida del quotidiano fino a poche ore fa diretto da Verdelli, Molinari lascia così il quotidiano La Stampa la cui direzione è stata assunta da Massimo Giannini. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CAMBIO DI GUARDIA A LA REPUBBLICA

Maurizio Molinari è il nuovo direttore de La Repubblica. Nato a Roma il 28 ottobre 1964, Molinari era il direttore de La Stampa: i due giornali fanno parte dello stesso gruppo editoriale e di conseguenza il suo è stato uno spostamento “interno” per prendere il posto di Carlo Verdelli, che lascia Repubblica, mentre il nuovo direttore del quotidiano torinese sarà Massimo Giannini.



Molinari ha una formazione internazionale grazie a studi svolti a lungo all’estero, prima all’Harris Manchester College di Oxford poi all’Università ebraica di Gerusalemme, anche se si è laureato in scienze politiche nel 1989 e in storia nel 1993 all’Università La Sapienza di Roma. Giornalista dal 1984, prima collaborazione con La Voce Repubblicana, Molinari è professionista dal 1989 ed è anche un saggista molto prolifico, autore di numerosi libri.

Sposato dal 1994 con Micol Braha, la coppia ha quattro figli, tutti nati a New York, città dalla quale Maurizio Molinari è stato a lungo corrispondente per La Stampa (dal 2001 al 2014). Per il quotidiano piemontese egli lavorava fin dal 1997: quattro anni in Italia, poi la lunga esperienza americana, infoine periodi più brevi come corrispondente da Bruxelles e Gerusalemme prima di diventare direttore nel 2016, anno in cui Molinari fece dunque rientro a Torino.



MAURIZIO MOLINARI, CHI È IL NUOVO DIRETTORE DE LA REPUBBLICA

Molinari ha scritto anche su L’Indipendente, di cui è stato capo della redazione romana, L’Opinione, Il Tempo, Il Foglio, Panorama, inoltre il giornalista vanta anche collaborazioni televisive con La7 (era ospite fisso di Otto e mezzo ai tempi di Giuliano Ferrara), RaiNews24, Sky TG 24 e Tg5.

I saggi di Maurizio Molinari sono dedicati soprattutto all’ebraismo e alla politica italiana e statunitense; degno di nota in particolare il suo libro Il Califfato del terrore (2015), salito alla ribalta delle cronache sia perché presentato da Roberto Saviano come il libro che “tutti dovremmo leggere”, sia per l’accusa di plagio dal libro “Rise of ISIS” di Jay Sekulow.

Come detto, negli ultimi anni Maurizio Molinari è stato direttore de La Stampa, dove prese il posto di Mario Calabresi. Contestualmente, egli è stato anche direttore editoriale di Italiana Editrice (ITEDI), la società editrice de La Stampa e de Il Secolo XIX controllata dal gruppo Fiat Chrysler Automobiles. Dal 27 dicembre 2017 è direttore editoriale di «Gedi News Network», la società che gestisce i quotidiani di proprietà del gruppo editoriale GEDI. Ora, sempre all’interno della galassia editoriale di proprietà Exor, il passaggio al ruolo probabilmente più prestigioso, cioè appunto la direzione di Repubblica.