Come ogni puntata, anche ieri sera Cartabianca, programma in onda in diretta tv su RaiTre e condotto da Bianca Berlinguer, si è aperto con l’intervento di Mauro Corona, alpinista, scrittore e artista del legno. Si parla di un autunno “caldissimo” per via del prezzo vertiginoso delle bollette di gas ed energia, e a riguardo Mauro Corona ha sottolineato come la vita sia ormai definitivamente cambiata rispetto a prima, e come sia giunto il tempo di fare le formiche: “La crisi energetica? Non possiamo fare sempre le cicale – racconta lo stesso parlando con la conduttrice di casa sul terzo canale -. Questo è il momento di fare le formiche. Non possiamo più fare la vita di prima, anche se non è facile nel giro di poco tempo scardinare le nostre abitudini”.
Ovviamente il pensiero va anche alle migliaia di attività che in queste settimane stanno chiudendo o rischiano di chiudere, vedendosi recapitate bollette a dir poco esose. La chiacchierata con Mauro Corona si è poi spostata sulla questione Orban, numero uno ungherese, ammonito dall’Unione Europea per via di alcuni diritti civili che potrebbero essere calpestati dalla stessa nazione.
MAURO CORONA: “LEGGE UNGHERESE? COME SI FA…”
A riguardo l’alpinista sottolinea la sua contrarietà: “La legge ungherese che obbliga le donne che vogliono abortire ad ascoltare il battito del feto è una violenza bella e buona… Ma come si fa? Bisogna ribellarsi a questa cosa, io sono inorridito. Certe conquiste e certi diritti non vanno toccati”.
Infine una frecciatina a Laura Pausini, la nota cantautrice che negli scorsi giorni si era rifiutata di cantare in pubblico Bella Ciao, definendola una canzone troppo politicizzata e schierata. Mauro Corona ha ammonito l’artista emiliana, spiegando che a suo modo di vedere Bella Ciao non è una canzone politica ne tanto meno comunista: “Bella ciao non è una canzone politica e nemmeno comunista. È una canzone delle Resistenza e finché non verrà proibita si potrà cantare!”.