Nuovo show del grande Mauro Corona ieri sera in diretta televisiva, ospite come sempre dell’amica Bianca Berlinguer a Cartabianca. In chiusura di intervento l’uomo della montagna ha mostrato il libro di Paolo Del Debbio, “So che mi uccideranno… lo conosce questo qui no?”, ha detto sorridendo e rivolgendosi alla conduttrice Bianca Berlinguer. “Come no, lo conosco – ha replicato lei – è quello da cui si è andato subito a consolare quando non stava a Cartabianca…”, ma Mauro Corona, con la sua solita ironia pungente e spontanea, ha risposto per le rime “Eh beh, se la moglie non te la dà più cosa fai?”, con annesso imbarazzo della stessa Berlinguer: “Ridono tutti in studio. Chiudiamola qui”.



Durante la serata Mauro Corona, presentando la sua ultima scultura in legno “Le finestre sul bosco”, ha parlato anche della campagna pubblicitaria web di un’agenzia immobiliare extra lusso, che sui cartelli stradali ha postato un sarcastico ‘Ciao povery’. “È un insulto a chi non ha da mangiare – replica Corona -. Ormai nella pubblicità c’è un’anarchia per cui tutto va bene purché attragga l’attenzione”.



MAURO CORONA: “QUANDO ERO PICCOLO A NATALE…”

Quindi ha svelato: “Quando ero piccolo, a Natale mi davano solo cenere dicendo che ero stato cattivo. Solo anni dopo ho capito che in realtà lo facevano perché non c’erano soldi per farci i regali. Andavo anche a chiedere l’elemosina con mia nonna. Lì ho preso tanto coraggio”. L’ospite di Cartabianca ha raccontato anche di ricevere moltissime email, anche di ammiratori: “Mi arrivano mail di persone che hanno perso il lavoro, di chi ha figli disabili. Una signora di 83 anni mi ha scritto che ha una pensione inferiore ai 500 euro e non riesce a vivere. Chi mi scrive che sono bello? O non vedono o mentono!”.



Si parla poi di politica, a cominciare dall’endorsement di Giorgia Meloni nei confronti di Silvio Berlusconi, definito un patriota: “Per me la parola patriota ha un significato importante – sottolinea Mauro Corona -, penso ai caduti… a quelli che sono morti o sono imprigionati e torturati per la patria. Sul Monte Piana sono morti tanti giovani, il più vecchio aveva 24 anni. Per me questi sono i patrioti”.