Mauro Corona, scrittore e alpinista, è intervenuto ai microfoni di “Cartabianca”, trasmissione di Rai Tre condotta da Bianca Berlinguer e andata in onda nella serata di martedì 23 novembre 2021. In collegamento audiovisivo da erto, l’ospite ha dichiarato che “c’è il rischio che richiudano tutto, rovinando un’altra volta il Natale, la stagione in montagna! Se credono di chiudere di nuovo tutto perché c’è un aumento dei contagi… Io non vedo un miglioramento della pandemia. Secondo me deve sfogarsi questa pandemia”.
Sull’ipotesi di nuove chiusure, Corona ha evidenziato che “la gente andrebbe in miseria. Tutta la montagna vive soprattutto degli introiti dell’inverno. Senza ristori, come accaduto l’anno scorso, sarebbe la fine. Il vaso è pieno e tracima, fra un po’ la gente scenderà in piazza per la fame, altro che per le proteste dei no vax”.
MAURO CORONA: “TAMPONE PER ANDARE AL LAVORO È UN PARADOSSO”
Nel prosieguo del programma di Bianca Berlinguer, Mauro Corona ha evidenziato di essere favorevole al benessere della gente, ma non si spiega la scelta di includere il tampone tra le opzioni percorribili per il Green Pass: “Ai no vax vietano qualsiasi cosa, ma al lavoro possono andare col tampone… Perché, in quei luoghi non rischio di vaccinarmi? È un paradosso! Non hanno le p*lle di mettere il vaccino obbligatorio. Certo, si tratta di una questione delicatissima, ingarbugliata e forse di impossibile soluzione. Cercano di fare bene, ma è una cosa nuova, è una cosa impossibile da gestire. Non si sta in piedi con questa faccenda”.
Per quanto concerne Giuseppe Conte, invece, che aveva dichiarato che i pentastellati non avrebbero più parlato ai microfoni della Rai, salvo poi accennare a un dietrofront, Corona ha spiegato che “è bene che si ripensi a una cosa sciocca che si è detta. Peraltro, già in passato i Cinque Stelle proibivano di andare in tv, poi hanno rotto gli indugi. Renzi teme che per l’egoismo di altri leader politici si possa tornare a votare nel 2022? Io aspetto, non capisco, ma mi adeguo. Tanto, anche se mi preoccupo, la mia preoccupazione è campata in aria”.