Mauro Coruzzi, in arte Platinette, presenta il suo nuovo programma radiofonico in onda sull’emittente Rtl 102.5. Si tratta di un talk show rigorosamente notturno, dal titolo Nessun Dorma, e che si terrà dal lunedì al giovedì dall’una alle tre, a cominciare dalla prossima settimana, precisamente dal 29 novembre. Assieme a Mauro Coruzzi altri personaggi come il Maggiordomo di Cetraro, Armando Piccolillo, il Night Social Man, Leo Di Mauro, e i Telefonisti, Paolo Riccomi e Piervincenzo Vitiello. “C’è un territorio da esplorare che io non conosco o, meglio, che conosco in parte e ho idea che sia molto più composito di quello che possiamo supporre o immaginare – racconta Mauro Coruzzi parlando di questa sua nuova avventura che sta per iniziare – è fatto non tanto dai cittadini della notte, da coloro che per lavoro, per insonnia o per qualche stradannato o benedetto motivo stanno svegli di notte”.
Quindi Platinette ha aggiunto: “Mi piace pensare che ci possa essere un sottotitolo a ‘Nessun dorma’ trasformabile in ‘Nessun dorme’. Nel senso che mi piacerebbe solleticare interesse e curiosità intorno a vicende o a persone che non conosciamo evidentemente perché stanno chissà dove e fanno chissà cosa e che diventano in un momento – in cinque minuti di conversazione – un mondo interessante da conoscere”.
MAURO CORUZZI: “IL MIO SHOW COME ‘UNA NOTTE IN ITALIA’”
Mauro Coruzzi si sente quasi come un cacciatore: “Uso il termine, forse improprio, di ‘cacciatore’, ma è proprio una sorta di esplorazione”. Il nuovo talk show radiofonico di Rtl 102.5 viene paragonato da Platinette ad una nota canzone italiana: “Penso ad esempio – come ahimè faccio sempre con i riferimenti alla musica – a una canzone strepitosa come ‘Una notte in Italia’ di Ivano Fossati, così come per contrasto penso anche a ‘Ma la notte no’ di Arbore”. Obiettivo dello show quello di mettere “vicine, appaiare o tenere in qualche modo su un binario in parallelo storie e persone molto differenti tra loro”. Mauro Coruzzi ricorda come la radio unificante sia inclusiva “’Very Normal People’ significa questo: l’inclusivo non si tiene fuori nulla, tutto ciò che ha un senso e che è in un qualche modo d’aiuto deve avere un luogo e questo luogo è la radio”.