Mauro Coruzzi racconta la paura dell’ictus: le sue dichiarazioni

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è stato vittima di un grave malore nelle scorse settimane. Ai microfoni della Gazzetta di Parma l’artista racconta le paure legate ai terribili momenti che ha vissuto a causa dell’ictus ischemico. Durante quei momenti, il conduttore si è sentito: “bloccato in un fermo immagine, paralizzato dall’incapacità e dalla sorpresa di non riuscire ad avere reazione alcuna”. 



Platinette ha poi svelato come ha affrontato le prime notte in ospedale dove “dormire sarà un lusso o uno stato che mi resterà estraneo, non voglio perdermi nemmeno un istante del vivere”. E ancora: “Passano i giorni e sente che qualcosa si muove e qualcosa no (la mia volontà di farcela?), perché, sia chiaro, ‘dal diamante non nasce niente, dal letame nascono i fior’, citando De Andrè, e solo quando ti senti in mezzo ad un mare di… guai, è la tua spinta che diventa una marcia in più a farti risalire in superficie, la sola che farà la differenza”. 



Mauro Coruzzi e la riabilitazione: “per un dopo che può solo migliorare”

Mauro Coruzzi dovrà sottoporsi a un lungo periodo di riabilitazione, ma sta bene e si sta lentamente riprendendo. Lo dimostra lo scatto sui social di qualche giorno fa, dove appare sorridente mentre accenna un bacio per rassicurare i fan.

Platinette, ai microfoni della Gazzetta di Parma ha parlato del percorso dopo l’ictus ischemico: “Non permettete che vi sia strappata via la speranza, per voi, per chi vi sta vicino, per un dopo che può solo migliorare“. Un messaggio di speranza da parte dell’artista che non intende smettere di lottare per la sua vita.