Mauro Forghieri è morto a Modena all’età di 87 anni, un gravissimo lutto per la Ferrari e per tutta la Formula 1, che piange l’ingegnere progettista di tante auto di Formula 1 per il Cavallino Rampante, stretto collaboratore di Enzo Ferrari e direttore delle Rosse nell’epoca d’oro dei titoli di Niki Lauda ma non solo, se si pensa che nei suoi anni da direttore tecnico dal 1962 al 1984 (con una breve interruzione nel 1972) la Ferrari vinse ben undici Mondiali, di cui quattro Piloti e sette Costruttori.



Enzo Ferrari aveva colto lo straordinario talento del giovane ingegnere Mauro Forghieri, tanto da sceglierlo come capo del Reparto Corse di Maranello ad appena 27 anni nel 1962, quando l’ingegnere era da poco entrato in Ferrari dopo la laurea in ingegneria meccanica conseguita all’Università di Bologna. Mauro Forghieri si dedicava sia alla Formula 1 sia alla categoria Sport prototipi, con sei successi nel Mondiale Marche e l’arrivo in parata alla 24 Ore di Daytona del 1967. Quanto alla Formula 1, ecco il memorabile 1964 con la doppietta Mondiale Piloti con John Surtees più Mondiale Costruttori, ma pure anni difficili in seguito, nonostante nel 1968 fu proprio Mauro Forghieri a introdurre per primo gli alettoni su una monoposto di Formula 1.



MAURO FORGHIERI È MORTO: LA SUA LEGGENDARIA CARRIERA IN FERRARI

La svolta arrivò negli anni Settanta, quando la Ferrari di Mauro Forghieri tornò a dominare con le vetture della serie 312 con cambio trasversale, azionate da un propulsore a 12 cilindri “piatto”. Niki Lauda fu il principale protagonista con i Mondiali Piloti 1975 e 1977, unitamente ai titoli Costruttori del 1975, 1976 (quando il titolo piloti sfuggì per il celebre incidente al Nurburgring) e 1977, poi di nuovo la Ferrari dominò nel 1979, con il Mondiale Costruttori e anche un nuovo titolo tra i Piloti, stavolta per merito di Jody Scheckter. Poco dopo, Mauro Forghieri introdusse in Ferrari i motori turbocompressi, progettando la serie 126 che vinse i Mondiali Costruttori 1982 e 1983 e avrebbe meritato migliore fortuna anche tra i Piloti, in anni tuttavia funestati da tragedie fra le quali su tutte naturalmente ci fu la morte di Gilles Villeneuve.



Nel 1984, a causa di alcuni contrasti sorti a seguito della ristrutturazione della squadra corse promossa dalla FIAT, Mauro Forghieri rassegnò le dimissioni da d.t. pur rimanendo in Ferrari per altri tre anni, fino al passaggio alla Lamborghini nel 1987. In seguito l’ingegnere lavorerà anche per la Bugatti, prima di fondare nel 1994 con Franco Antoniazzi e Sergio Lugli la Oral Engineering Group, una società di progettazione meccanica alla quale fu ad esempio affidato l’incarico per la realizzazione del motore aspirato di Formula 1 della BMW. Proprio quest’anno, il 13 gennaio scorso, in occasione del suo 87° compleanno, il comune di Modena aveva conferito a Mauro Forghieri la cittadinanza onoraria, ultimo omaggio della “Motor Valley” a un genio che resterà indimenticabile.