Brutto incidente domestico per Mauro Marin. L’ex vincitore del Grande Fratello si è ferito alla mano con un coltello, mentre si cimentava in una preparazione culinaria. Grande fan dello chef stellato Antonino Cannavacciuolo, Marin stava seguendo le repliche notturne del suo show, Cucine da incubo, quando ha pensato bene di replicare una delle preparazioni del celebre cuoco: “Alle 3 facevano le repliche di Cucine da Incubo e io avevo voglia di insalatona – ha spiegato l’ex gieffino – Cannavacciuolo mostrava come tagliare la verdura a julienne, lo faceva benissimo, e io avevo comprato il set di coltelli in ceramica consigliato da lui. Sono un suo grande fan. Avevo già fatto il resto ma mentre tagliavo il cetriolo a julienne son sbrisà e il coltello mi ha infilzato la mano destra”. Da cucine da incubo a incubo in cucina: Mauro Marin, dopo aver lanciato la ciotola con l’insalata contro la tv, ha provato a effettuare una piccola medicazione casalinga, ma ben presto, di fronte all’impossibilità di fermare la fuoriuscita di sangue, si è visto costretto a correre in ospedale.
Mauro Marin, secondo incidente dopo le dita mozzate
Mauro Marin, macellaio di professione, è abituato a maneggiare attrezzi affilati e coltelli. Tuttavia, si è lasciato mettere in difficoltà da una semplice julienne, che probabilmente lo terrà ontano dalle preparazioni gourmet per un bel po’. Il piccolo incidente non l’ha però allontanato dal suo mito: “Sia chiaro, non do la colpa a Cannavacciuolo – ha spiegato l’ex gieffino al Corriere del Veneto – quello è grosso e se si arrabbia mi mena. Umilmente dico che forse è meglio se continuo a tagliare i tocchi grossi, da macellaio, le cose fini lasciamole ai professionisti”. Ma non è la prima volta che Mauro Marin resta coinvolto in un incidente di questo tipo. Nel 2016 si mozzò due dita della mano sinistra con una sega circolare e non fu più possibile riattaccarle all’arto. “La mano sinistra sta male, la destra fa male, bisogna che me ne sto un tranquillo per un po’ – ha spiegato Marin nell’intervista – Potrei dire che ho le stigmate e nascondermi in un convento, così almeno mio padre non scopre cos’ho combinato”.