Mauro Pagani, chi è: il racconto a Oggi è un altro giorno

Mauro Pagani è uno degli ospiti della nuova puntata di Oggi è un altro giorno. Il celebre musicista parte raccontando un momento molto complicato vissuto: “Ero a casa e all’improvviso ho iniziato a vedere pezzi del mio campo visivo che si spostavano. Ho capito che stava accadendo qualcosa di strano. Sono andato in ospedale e lì ho avuto la botta più forte, affrontando poi qualcosa di grave. Ho iniziato anche a perdere pezzi di memoria.”



Si dedica poi al racconto del grande amico Fabrizio De Andrè: “Lui era certo un uomo che si indignava però aveva rispetto, aveva davvero una grande passione per i deboli. La sua grande dote era il suo sguardo diverso, lui trovava il modo di dare un significato diverso alle cose”. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Mauro Pagani: la carriera e l’amnesia generale nel 2020

Mauro Pagani sarà ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, venerdì 25 novembre, di Oggi è un altro giorno in onda su Rai 1. Musicista polistrumentista, Pagani ha fatto parte della Premiata Forneria Marconi e ha collaborato con molti artisti, fra cui: Fabrizio De André, Francesco Guccini e Demetrio Stratos. Recentemente Pagani a pubblicato la sua biografia “Nove vite e dieci blues”, che ha iniziato a scrivere dopo l’incedente che ha avuto due anni fa. Nel gennaio 2020, prima che arrivasse il Covid, un problema neurologico gli provoca un’amnesia generale: “A casa, una sera, degli oggetti si spostano nello sguardo. Non era un terremoto, quindi capisco al volo e scappo al Pronto soccorso. Ricovero immediato. Un problema al cervello che mi causa un’amnesia quasi generale. Non sto a dirle il dolore né la fatica della riabilitazione, per di più con il Covid a intasare gli ospedali”. Avendo molto tempo libero si è messo a sfogliare quaderni e appunti che avevo in soffitta: “A questo punto ho cominciato a pensare che scrivere un libro non sarebbe stata una cattiva idea”, ha raccontato a Repubblica.

Mauro Pagani e Fabrizio De André: una collaborazione lunga 14 anni

Mauro Pagani ha collaborato con Fabrizio De André a partire dal 1981 per 14 anni. Intervistato dal Corriere della Sera Pagani ha ricordato il loro primo incontro, nei primi Anni Ottanta nello studio di Carimate: “Lui era stato liberato da poco dopo il sequestro in Sardegna con Dori Ghezzi. Lavorava all’album L’Indiano, io alla colonna sonora di Sogno di una notte d’estate, la mia prima collaborazione con Gabriele Salvatores. Sono certo che mi assunse perché suonavo molti strumenti. Da bravo genovese, voleva risparmiare”. I due artisti hanno composto insieme tutte le musiche di “Crêuza de mä” nel 1984 e “Le nuvole” nel 1990. Nella lunga intervista, Pagani ha dedicato parole cariche di affetto all’artista genovese scomparso nel 1999: “Un uomo pieno di dubbi, come tutte le persone di intelligenza superiore. La sua fiducia è stata la prova più bella della nostra amicizia. Vede, un conto è avere un rapporto con una persona di talento, un conto lavorare per 14 anni con il più bravo di tutti”.