Mauro Repetto dopo gli 883: la fuga in America all’inseguimento di un sogno

Mauro Repetto è stata la firma prestigiosa della storia degli 883, al fianco di Max Pezzali, prima della decisione di abbandonare il duo. Il celebre paroliere, ospite oggi pomeriggio a La volta buona nel salotto di Caterina Balivo su Rai 1, si è avvicinato sin da giovane alla musica e fu galeotto proprio l’incontro con Pezzali, allora suo compagno di classe al liceo scientifico a Pavia. Unendo la voce di uno e le doti da compositore dell’altro, hanno fondato gli 883 e dato vita ad una carriera di grandissimo successo.



Ma cosa fa oggi Mauro Repetto? Il paroliere disse addio al duo nel 1994, anno in cui comunicò la sua decisione di abbandonare il progetto musicale, poiché stufo di limitare la sua carriera a canzoni scritte con l’amico in cantina e desideroso di inseguire un sogno in particolare. Il suo obiettivo, infatti, era quello di lasciare l’Italia e trasferirsi negli USA alla ricerca di una modella della quale si era invaghito. La ricerca non sortì l’effetto sperato, ma fu per lui importante per respirare aria nuova e concentrare altrove le proprie ambizioni in carriera.



Mauro Repetto, cosa fa oggi dopo l’addio agli 883? Dal teatro al ritorno nella musica…

Dopo l’addio a Max Pezzali e agli 883, Mauro Repetto ha tentato la strada del cinema senza però ottenere grande successo. A seguire, è stato selezionato come responsabile degli animatori a Disneyland Paris vestendo i panni di un cowboy. Nel 2012, oltre ad una piccola esperienza a teatro, è tornato nella musica diventando corista di Max Pezzali e J-Ax nel singolo Sempre noi. Il ritorno di fiamma con lo storico duo avviene nel 2022, quando affianca Pezzali durante alcune tappe del suo tour negli stadi, prima a Bibione e poi a San Siro.



Nell’ultimo anno, inoltre, Mauro Repetto si è cimentato nella scrittura pubblicando nel 2023 la sua autobiografia Non ho ucciso l’uomo ragno. Gli 883 e la ricerca della felicità. Inoltre pochi giorni fa è stato ospite in televisione a Le Iene, dove ha proposto un monologo in cui ha spiegato le motivazioni che l’hanno portato a distaccarsi dagli 883.