A “Storie Italiane”, nel corso della mattinata odierna, il caso di Mauro Romano, come detto, ha tenuto banco, grazie anche alla presenza in collegamento video e audio dalla propria abitazione dei coniugi Romano, Bianca e Natale, i quali non si sono arresi in tutti questi anni e continuano a cercare il loro figlio con ostinazione. Le cicatrici dello sceicco Al Habtoor sono del tutto simili a quelle che aveva il piccolo Mauro ai tempi della sua scomparsa, ma ovviamente, al di là di qualsiasi somiglianza, servirà l’esame del Dna per stabilire con certezza se si tratti o meno della stessa persona.



L’avvocato Antonio La Scala, portavoce dei Romano, ha più volte richiesto l’esecuzione di questo test, ma da Dubai sono sempre e solo arrivati rifiuti, tanto che i genitori di Mauro Romano ora stanno chiedendo l’intervento delle autorità per ottenere l’esecuzione dell’esame. La loro intenzione è infatti quella di recarsi di persona negli Emirati Arabi Uniti per richiedere di persona l’effettuazione dell’esame del Dna, per capire così definitivamente se il loro Mauro sia davvero lo sceicco Al Habtoor. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Mauro Romano è lo sceicco Al Habtoor? La madre: “Voglio il test del Dna”

A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno, si è tornati a parlare nella giornata di mercoledì 14 aprile 2021 del caso di Mauro Romano, che sarebbe lo sceicco Al Habtoor. Bianca Colaianni, la madre del ragazzino scomparso nel 1977, è intervenuta in collegamento, affermando: “Quando ho visto le foto sul giornale, dalle cicatrici e dal suo sguardo ho capito che era lui, che era mio figlio. Io voglio soltanto che si faccia il test del Dna. L’avvocato della famiglia Romano, Antonio La Scala, ha aggiunto: “La mamma di Mauro dice da circa trent’anni di avere riconosciuto il figlio in quelle fotografie dello sceicco. Abbiamo analizzato centinaia di foto, postate da lui stesso sui social, e, in più di una, abbiamo riscontrato la somiglianza con la cicatrice da scottatura che aveva anche il piccolo Mauro”. Peraltro, anche se l’uomo si fosse sottoposto a un intervento di chirurgia plastica, secondo il legale difensore dei Romano non avrebbe migliorato la propria situazione, in quanto, trattandosi di una cicatrice da scottatura e non da taglio, avrebbe comunque lasciato traccia di sé. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Mauro Romano è lo sceicco Al Habtoor? Due cicatrici…

Un bambino rapito da più di quarant’anni. E una mamma che lo riconosce in foto, attraverso due cicatrici, nel volto di uno degli uomini più ricchi al mondo, lo sceicco Mohammed Al Habtoor. Questa, in breve, la storia di Mauro Romano. Almeno stando alle parole della madre, Bianca Colaianni, sempre più convinta del fatto che suo figlio, prelevato il 21 giugno 1977 a Racale, nel Salento, quando aveva 6 anni, sia in realtà quello che tutto il mondo conosce oggi come il magnate Al Habtoor, una personalità di rilievo negli Emirati Arabi Uniti. Intervistata dal Corriere della Sera, la donna di aver notato due indizi che a suo dire non possono che ricondurre al suo Mauro: “Nelle foto ho riconosciuto due cicatrici: una sul sopracciglio, l’altra sulla mano destra, che si procurò con un ferro da stiro. Questi sono soltanto alcuni dei particolari in comune tra Mauro e quest’uomo, non possono essere soltanto delle coincidenze. Siamo pronti a partire per Dubai, ma non possiamo andarci da soli. Siamo arrivati fin dove ci è stato consentito“.

Mauro Romano è lo sceicco Al Habtoor?

La mamma e il papà di Mauro Romano sono intenzionati a partire alla volta del paese arabo, ma lo sceicco Al Habtoor ha finora sempre rifiutato di sottoporsi all’esame del DNA. La speranza dei genitori del bambino rapito nell’estate di 44 anni fa è che il test possa essere eseguito tramite l’intercessione delle autorità consolari. Anche l’età del magnate, 52 anni, non sarebbe poi così distante da quella di Mauro Romano se fosse vivo. Come spiegato dal Corriere della Sera, gli inquirenti, unitamente alla tenacia della famiglia Romano e del suo legale, sono riusciti dopo anni di depistaggi e omertà a risalire al presunto sequestratore di Mauro Romano. Si tratta di un ex barbiere oggi 79enne, per cui il gip dovrà decidere il rinvio a giudizio: un amico di famiglia che Mauro chiamava “zio” e che, secondo la ricostruzione della Procura, il giorno della scomparsa fece salire il bimbo sul Apecar portandolo nella sua casa estiva per farlo giocare con il figlio. Poi lo consegnò a due uomini, tuttora sconosciuti, che lo prelevarono poi con la forza facendone perdere ogni traccia. Fino ad oggi?