Nella prima serata di oggi, la trasmissione Chi l’ha visto affronterà il caso del piccolo Mauro Romano, bambino di sei anni di Racale, in provincia di Lecce, rapito e forse venduto. Dal giorno della sua scomparsa sono trascorsi 43 anni ma la procura del capoluogo Salentino ha riaperto l’inchiesta, su richiesta della famiglia del piccolo, arrivando così ad una svolta, ovvero all’identificazione del presunto sequestratore di Mauro. Oggi, i genitori del bambino scomparso commenteranno insieme al loro difensore, l’avvocato Antonio La Scala, la notizia clamorosa giunta in questi giorni e che ha rappresentato un vero e proprio colpo di scena. La loro speranza è che Mauro possa ancora essere vivo e, basandosi su tale ipotesi ottimistica possa magari riconoscere la casa dalla quale il programma sarà in collegamento. Era il 20 giugno del 1977 quando di Mauro si persero le tracce. Da allora attorno al caso calò un silenzio assordante e nessuna notizia arrivò in merito al destino di quel bambino che all’epoca dei fatti aveva sei anni. Poco meno di una settimana fa, però, la svolta clamorosa riportata anche dal quotidiano Corriere della Sera: secondo la procura di Lecce Mauro si sarebbe allontanato a bordo di un’auto (o probabilmente di un apecar) insieme ad un uomo, amico di famiglia e che il piccolo chiamava affettuosamente “zio”. L’uomo oggi avrebbe 70 anni.
MAURO ROMANO SCOMPARSO 43 ANNI FA: VERSO LA SVOLTA?
Sarebbe dunque un settantenne il presunto sequestratore di Mauro Romano. Alla sua individuazione gli inquirenti sono giunti dopo aver interrogato differenti persone coinvolte nella vicenda, tra cui i familiari del piccolo. Una di queste persone avrebbe rivelato qualcosa di così importante, tale da far giungere all’attesa svolta solo 43 anni dopo. “È chiaro che chi non ha parlato, o aveva perso la memoria, negli anni scorsi, oggi l’ha recuperata: perché è sicuramente da uno di quegli amici stretti del piccolo Mauro che è saltata fuori la novità”, ha commentato l’avvocato della famiglia Romano. Ma dopo la svolta, quale sarà il futuro legato alla vicenda? E’ stato sempre l’avvocato a parlarne: “Naturalmente, riferendoci alla persona sospettata del sequestro di Mauro, se accusato di sequestro di persona, sarebbe un reato che cadrebbe in prescrizione: ma ciò non impedisce alla famiglia Romano di agire civilmente nei confronti del sospettato per risarcimento danni”. La speranza è che il settantenne possa compiere un passo falso che andrebbe a confermare il suo presunto coinvolgimento. Nella vicenda si inserisce però una “stranezza” dal momento che un altro uomo di settanta anni di Taviano, sempre in provincia di Lecce e molto vicino a Racale, fu arrestato lo scorso febbraio dai carabinieri di Lecce con l’accusa di violenza su minori. Al suo arresto si era arrivati dopo la denuncia di una madre, il cui figlio avrebbe ricevuto insieme ad altri bambini abusi in un casolare di campagna. L’arrestato si sarebbe anche reso autore di una serie di telefonate anonime giunte a casa dei Romano pochi giorni dopo la sparizione di Mauro con la richiesta di 30 milioni di vecchie lire in cambio della possibilità di rivedere il piccolo.