Caso idrossiclorochina, Mauro Scardovelli si scaglia contro le autorità sanitarie. Dopo il via libera del Consiglio di Stato, l’Agenzia italiana del farmaco ha ribadito la sua bocciatura per il farmaco antimalarico per curare i pazienti Covid ricoverati in ospedale e per quelli curati in ospedale. E lo psicoterapeuta non ha usato mezzi termini…



Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, Mauro Scardovelli ha attaccato: «Ci sono gruppi di medici che sapevano come curare le persone, attraverso ad esempio l’idrossiclorochina. L’Aifa non solo ha incoraggiato l’uso dell’idrossiclorochina, anche il Consiglio di Stato ha riconosciuto che è un farmaco che può essere utilizzato, ma ha dichiarato che è inefficace».



MAURO SCARDOVELLI: “VIETARE L’IDROSSICLOROCHINA UN ATTACCO ALLA SALUTE”

Mauro Scardovelli ha poi tenuto a evidenziare: «Il problema è che l’idrossiclorochina è stata vietata e al suo posto è stata consentita la tachipirina, che è un indebolitore del sistema immunitario. Abbiamo preso una serie di fatti che sono incontrovertibili con i quali si può andare in tribunale: non si tratta di opinioni ma di evidenze cliniche».

Per lo psicoterapeuta si tratta di un vero e proprio attacco alla salute: «La farmacia va esercitata dai medici e un medico che ha cultura medica queste cose le sa: hanno fatto un protocollo in cui si vieta l’idrossiclorochina, in Umbria addirittura è stato ritirato dal mercato. Questi sono attacchi alla salute e queste persone devono rispondere in tribunale di reati colposi. Immagino che non saranno carogne fino al punto di voler uccidere le persone ma è chiaro che non posso escludere nulla».