Sora Lella e Aldo Fabrizi, il nipote Mauro Trabalza: “Non avevano litigato”

Carattere “bonaccione”, accento romano e tanta simpatia. Sono questi gli ingredienti che hanno reso famosa Sora Lella, soprannome di Elena Fabrizi, nel mondo del cinema. L’esordio, per l’attrice, è arrivato molto tardi, a quarantatré anni, sulla scia del fratello, Aldo Fabrizi, famoso già da tempo. Mauro Trabalza, nipote, ha raccontato così l’iconico volto del cinema italiano e della commedia a “Finalmente domenica” su Tv2000: “Di nonna, il primo ricordo che ho nel cuore, è quando morì nonno, il marito. Lei candidamente mi disse: ‘Che vieni a dormire a casa mia, che ho un po’ paura?’. Mi disse ‘Guarda che puoi fumare anche in camera, che tanto pure nonno fumava qua’”.



A chi, negli anni, ha parlato di un litigio con Aldo Fabrizi, suo fratello, il nipote di Sora Lella risponde: “Non avevano assolutamente litigato. C’era un grandissimo rapporto di rispetto. Zio Aldo era il più grande di tutte le sorelle e fece anche da parte per loro perché persero il papà prestissimo. Zio Aldo veniva al ristorante, si mettevano seduti, stavano un minuto e mezzo in silenzio e zio Aldo la guardava. A nonna qualche lacrimuccia usciva. Mi ricordo quello sguardo tra i due”.

Sora Lella, il nipote: “Il successo non l’ha cambiata”

Nonostante il grande successo, Sora Lella non è mai cambiata, come racconta Mauro Trabalza a “Finalmente domenica”: “Noi la vivevamo come nonna. Ci fu il periodo in cui perse la figlia… La vedevamo molto sofferente ma lei andava avanti, aveva sempre un sorriso per la gente. Amava la gente. Lei è rimasta sempre uguale. Ogni tanto con papà la prendevamo in giro e lei con molta poesia ci mandava a quel paese. Ha vissuto semplicemente. Anche quando andava da Costanzo o in tv, tornava alla base e ci parlava di quello che aveva fatto, di come era andata”.

Aldo Fabrizi ha fatto un po’ anche da papà a Sora Lella e alle sorelle, essendo il più grande e avendo loro perso il papà molto presto: “Da piccoli hanno sofferto la fame. Mio papà, che ha scritto un libro e vissuto tutto ciò che è stato, ci diceva che era molto importante l’aspetto della famiglia, il rispetto, il sacrificio… Sia nonna che papà ce lo hanno insegnato. Io e i miei fratelli ad esempio siamo entrati nel ristorante, perché ci hanno trasmesso le passioni e le radici, con tutto quello che hanno passato”.

A teatro con uno spettacolo

Proprio dall’iconico ristorante di famiglia è nata l’idea di portare Sora Lella e Aldo Fabrizi nuovamente a teatro in uno spettacolo chiamato “L’acqua e la farina”: “Lo spettacolo è nato da una mia idea e questo si è poi sviluppato grazie ad altre persone. In un certo modo è una cosa che prende il cuore. Hanno lavorato e stiamo lavorando con il cuore. Vorrei che arrivasse di zio Aldo e Sora Lella l’amore della famiglia, per tutto quello che nonostante le difficoltà e le discussioni rimane, ovvero l’amore. E vogliamo sfatare il mito dell’invidia che ha portato alla leggenda metropolitana” ha concluso Mauro Trabalza.