E’ morta negli scorsi giorni MavaChou, una nota mamma youtuber che insieme al marito Adrien aveva raccontato la propria vita attraverso il noto sito web di video. I due avevano quattro figli ed erano in attesa del quinto, e nei loro filmati pubblicati su Youtube dispensavano consigli per gli acquisti di vario tipo, dall’arredamento agli indossabili. Ma come scrive il Corriere della Sera, la separazione fra i due ha fatto crollare il tutto, non soltanto il business ma anche la vita privata, che di fatto erano strettamente connesse fra di loro. E così che i due hanno pubblicato due video di accuse reciproche, parlando di maltrattamenti ai danni dei bambini, e dopo che sono piovute forte critiche social all’indirizzo soprattutto della donna, la stessa si è suicidata il 22 dicembre scorso, a soli 32 anni.



La procura di Epinal ha deciso di aprire un’inchiesta al momento a carico di ignoti, per «molestie morali che hanno spinto al suicidio». Il 7 dicembre scorso, quindi pochi giorni prima del suicidio, MavaChou, nome d’arte di Maëva Frossard, era apparsa in tv presso il programma «Sept à huit», per parlare dei numerosi messaggi d’odio ricevuti ogni giorno «È un’ondata incontrollabile. E incancellabile. I commenti di odio sotto ai miei video sarà impossibile cancellarli. Chiunque cercherà il mio nome su Internet finirà sempre su queste ondate di disprezzo. È disgustoso, non ho altre parole, mi dispiace».



MAVACHOU, YOUTUBER MORTA SUICIDA: L’ACCUSA DI MALTRATTAMENTO DEI FIGLI

MavaChou e il marito, subito dopo la separazione avventa nel 2020, avevano deciso di proseguire l’attività di youtuber, e la partnership era continuata fino a febbraio dell’anno scorso, quando l’ex marito aveva pubblicato una stories su Instagram in cui accusava Maeva di maltrattare i figli: «È stato orribile ricevere un’accusa simile – ha detto ancora la donna durante la trasmissione tv -, e mi sono detta che la risposta migliore era ignorarla tanto era assurda, ma invece per certe persone non reagire equivale ad ammettere. Eppure i miei figli sono ancora oggi con me, perché le verifiche della giustizia hanno mostrato che quelle accuse erano false». L’ex marito ha commentato così i messaggi d’odio, prima del suicidio dell’ex moglie: «Siamo stati entrambi travolti dal ciclone dei social media. Abbiamo perso il controllo di quello che stava avvenendo. Ma tutti e due siamo stati attaccati online, appena abbiamo annunciato la fine del matrimonio».

Leggi anche

Paolo Pillitteri, morto l'ex sindaco PSI di Milano/ Cognato di Craxi, critiche alla sinistra non riformista