L’incubo della fidanzata di Marco Arduini è finito giovedì sera, quando i carabinieri hanno arrestato l’ex partecipante di Uomini e donne (over) e lo hanno portato nel carcere di Rimini con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni. L’avvocato Linda Mastrodomenico, legale del 45enne romano, al Messaggero ha dichiarato che «è stato fissato per lunedì prossimo in carcere a Rimini, l’interrogatorio di garanzia del mio assistito». Inoltre, ha aggiunto che con lui parlerà «più approfonditamente oggi per capire i contorni della vicenda». L’accusa parla di minacce, insulti, botte: un’escalation di violenza in cui la 19enne, fidanzata da un anno con Marco Arduini, sarebbe rimasta intrappolata. Il giornale capitolino riferisce che a carico dell’ex volto di Uomini e Donne ci sarebbero anche i racconti della migliore amica della fidanzata e della famiglia, che in più occasioni avrebbero visto ferite e lividi sul corpo della ragazza. Pare che la situazione, stando al racconto della vittima, sarebbe precipitata negli ultimi 4 mesi con abusi e violenze sempre più frequenti e feroci.



L’ultima aggressione risalirebbe alla scorsa settimana: «Arduini avrebbe picchiato la fidanzata, le avrebbe stretto le mani intorno al collo, le avrebbe rotto il naso e infine l’avrebbe minacciata di morte», scrive il Messaggero. Inoltre, dalla ricostruzione degli investigatori è emerso che la fidanzata di Marco Arduini sarebbe stata soggiogata e costretta al silenzio per mesi. Gli affetti più stretti le avrebbero dato il coraggio per denunciare. Il 45enne, separato e papà di due bambini, da diversi anni a Cattolica e da mesi impiegato in un hotel di Rimini, avrebbe incontrato la ragazza proprio sul posto di lavoro, in quanto la 19enne è impiegata nello stesso hotel mentre impiegava l’ultimo anno di liceo. Nei mesi l’amore è sfociato in aggressioni e minacce, tra morsi sulle guance, calci e pugni, telefonate minatorie e lividi sul corpo, minacce con coltelli e cinture. Le diceva anche le avrebbe sfigurato il viso o buttata giù dal terrazzo. (agg. di Silvana Palazzo)



MARCO ARDUINI, ARRESTATO EX UOMINI E DONNE

Marco Aduini, ex partecipante di Uomini e Donne, è stato arrestato dai carabinieri di Cattolica (Rimini) per maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni. Il 45enne originario di Roma, che nel 2018 aveva preso parte al programma di Maria De Filippi e a cui il noto settimanale della trasmissione aveva dedicato una lunga intervista fotografica, è accusato di aver minacciato di morte e picchiato la fidanzata di 19 anni. Dunque, è in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani.



Il 19 aprile 2018 la rivista di Uomini e Donne gli dedicò un servizio subito dopo aver partecipato al programma. “Vi racconto la mia vita lontano dalle telecamere“, il titolo. In rete, però, non ci sono video che ritraggono Marco Aduini nel programma, forse perché aveva preso parte a due sole puntate di Uomini e Donne, come specificato dalla stessa redazione. «In oltre 20 anni si può tranquillamente dire che hanno partecipato più di centomila persone comuni. In particolare il sign. Arduini risulta in due puntate del 2017 e alla sua seconda partecipazione venne allontanato», riporta La Stampa.

MARCO ARDUINI E L’ESPERIENZA A UOMINI E DONNE

A ricordare l’esperienza televisiva è stato lo stesso Marco Arduini in una foto sul suo profilo Facebook, oltre che in diversi post in cui cita l’intervista alla nota rivista di Uomini e Donne, realizzata cinque anni fa. «I figli mi hanno reso un uomo migliore, ora cerco una donna con cui condividere la vita», dichiarava il 45enne, il quale poi nell’intervista si lasciava andare ad altre riflessioni sulla sua vita privata, lontana dalle telecamere. Il servizio fotografico, invece, comprendeva foto in palestra, sul divano e al lavoro. All’epoca, infatti, Marco Arduini gestiva un’attività alberghiera e un forno insieme alla sua famiglia. Ora i guai giudiziari e le delicate accuse che lo hanno portato in carcere.