Max Biaggi ha ricordato commosso il suo grande amico Fabrizio Frizzi, scomparso troppo presto: “Alla mia festa di compleanno ieri è come se ci fosse stato anche lui, abbiamo ancora un bellissimo rapporto”, ha spiegato Max Biaggi in lacrime. Mara Venier lo ha conosciuto proprio grazie a Fabrizio Frizzi: “Era un’ancora felice, una persona che mi dava sempre una… un vero amico insomma”, ha aggiunto. Al suo compleanno ieri c’era anche Rita Dalla Chiesa che ha inviato all’ex pilota un bellissimo messaggio di affetto.



Mara Venier ha voluto raccontare alcuni aneddoti proprio su Fabrizio Frizzi al quale ha dedicato un momento molto bello rammentando alcuni episodi vissuti insieme e quell’ultimo messaggio ancora presente sul suo cellulare che ogni tanto rilegge con nostalgia. Ed ha ribadito la sua grande risata indimenticabile e la sua amicizia bellissima. In chiusura di intervista non poteva mancare una torta per festeggiare Max e la telefonata di Biagio Antonacci, suo grande amico, il quale gli ha dedicato parole di grande affetto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“Incidente? Forse non ero pronto ad andare dall’altra parte, da allora…”

Max Biaggi ha festeggiato ieri gli anni ed oggi è ospite di Domenica In per raccontare i suoi successi. Dopo il suo ingresso in Vespa, ha spiegato: “ho fatto il pony express in Vespa prima di iniziare a correre per poter comprare l’abbigliamento adeguato per andare in pista”. A 50 anni Max ha potuto fare un bilancio della sua vita: “è un’età importante, matura, forse troppa per quello che mi sento. 50 anni, quando io ne avevo 18 mi sembrava proprio vecchio invece adesso, saranno i nuovi 40 ma io li ho vissuti sempre facendo quello che amavo e il tempo è volato”. “Mi manca un po’ di vissuto ma ho la consapevolezza di aver creato una famiglia”, ha aggiunto. Biaggi ha avuto un bruttissimo incidente nel 2017: “Sono stato baciato dalla fortuna, forse non ero pronto ad andare dall’altra parte”, ha commentato. Quell’episodio lo ha cambiato: “Si diventa più duri, cinici, essenziali nella vita”, ha spiegato. Da allora ha iniziato ad eliminare le cose non essenziali: “Volevo ottimizzare i tempi”.



Parlando del padre e commentando una loro foto ha spiegato: “Avevamo un rapporto particolare, parlavamo di poche cose e avevamo idee diverse ma c’era tanto amore. È stato il mio primo vero supporter”. Suo padre è morto due anni fa mentre lui era ad una gara in Francia: “Non sono arrivato in tempo purtroppo”. (Agg. di Emanuela Longo)

Max Biaggi oggi a Domenica In

Festa di compleanno speciale per Max Biaggi, pilota motociclistico tra i più vittoriosi della sua generazione che proprio ieri ha compiuto 50 anni. I festeggiamenti per questo importante traguardo sono stati rimandati di un giorno, in occasione della sua ospitata da Mara Venier a Domenica in. La padrona di casa gli avrà preparato senz’altro qualcosa di indimenticabile: subito dopo gli auguri e la prevista festa, però, Biaggi dovrebbe fermarsi per un’intervista in cui ripercorrere con Mara la sua carriera e la sua vita costellata di successi. Se di lui conosciamo ‘tutto’ sul piano della carriera, sono decisamente di meno le informazioni e gli aneddoti relativi alla sua vita privata. Sappiamo che attualmente risiede nel Principato di Monaco, dove si prende cura dei due figli – Inés Angelica e Leon Alexandre – avuti dalla sua relazione con la showgirl ed ex Miss Italia Eleonora Pedron. Anche suo nipote, Federico Mandatori, è una giovane promessa delle due ruote.

Max Biaggi racconta il suo sogno di fare il calciatore

Come racconta in un’intervista rilasciata 3 giorni fa al Corriere della Sera, Max Biaggi non sognava di affermarsi come pilota motociclistico: “Volevo fare il calciatore, avevo fatto tutta la trafila, pulcini, esordienti… Non ero appassionato di moto, non avevo mai visto una gara, poi, papà me ne regalò una, ho sentito che la governavo, mi rispondeva. Ma ho iniziato a frequentare quel mondo e mi trovavo fra meccanici, piloti, che parlavano di motori o grandi del passato di cui non sapevo niente, e stavo muto, in imbarazzo. Era tutto un apprendere”. All’inizio, almeno, è andata così. Ma adesso, con 30 anni di carriera alle spalle, può ben dire di essere diventato lui stesso un maestro.

Max Biaggi: “All’inizio della mia carriera mi sono sentito solo”

Max Biaggi esordì precisamente nel 1991. In quel mondo, prevedibilmente, c’è molta rivalità, e Max ne risentì un po’ dal punto di vista psicologico. Come qualcuno iniziò a risentirsi per via della sua vittoria inaspettata: “Immagini che alla fine, arriva un ragazzetto di Roma, che non ha mai visto una moto, a 19 anni s’iscrive al campionato, inizia a fare bene, l’anno dopo, stravince. Secondo lei come la prendono? Di facciata, bene, bravo, bis. Ma non è odio, è di più. E, l’anno dopo, sono andato nel campionato europeo, che era totalmente diverso, piste mai viste, e ho vinto tutto, alla prima uscita. Saranno fuori di sé? Come mi sono sentito? Solo. Molto. Mi sono chiuso, ho imparato a diffidare di tutti. Però, ogni giorno, era un nuovo giorno, vedevo, mi stupivo, ero come un computer che assimila nuovi input”.