Max Cavallari dei Fichi d’India ha fatto un importante annuncio a Verissimo riguardo il suo legame con Bruno Arena. Quando parla di famiglia, in realtà non lo dice solo per l’affetto che li ha sempre legati, ma perché la sua primogenita, Alice, è nipote di Bruno Arena e la moglie Rosy Marrone, è nata dalla relazione con la sorella di quest’ultima. “Oggi mi sgriderebbe, perché non sono un papà presente. Sono divorziato, invece lui è molto legato alla famiglia e ai figli. Ma io non sono presente, perché lavoro, sono sempre in giro. Ho una figlia di 14 anni, Anita, uno di 15, Amerigo, e una di 29”, ha raccontato Max Cavallari da Silvia Toffanin. Poi ha rivelato: “Nessuno sa che quella di 29 anni, Alice, è sua nipote. È figlia della sorella di Rosy”.

Quest’ultima ha commentato: “Bruno ha voluto presentargli sua cognata. All’inizio pensavo che non funzionasse, alla fine mia sorella si è innamorata”. Del resto, Rosy Marrone e Bruno Arena si erano subito fidanzati, quindi la famiglia si è ‘allargata’: “Dopo 15 giorni dalla nostra conoscenza mi ha chiesto di sposarmi e non ci siamo più lasciati. Ci siamo sposati dopo undici mesi. È stato un amore grande, che auguro a tutti. Mi ha sempre fatto sentire tanto amata e spero di aver ricambiato in questi anni”, ha spiegato Rosy Marrone su Bruno Arena a Verissimo in compagnia di Max Cavallari che dunque è suo ex cognato. (agg. di Silvana Palazzo)

MAX CAVALLARI, IL COMMOSSO RICORDO DELL’AMICO BRUNO ARENA

Max Cavallari sarà ospite questo pomeriggio negli studi di “Verissimo” per un commosso ricordo di Bruno Arena, non solo lo storico sodale del duo comico dei “Fichi d’India” che per tanti anni ha spopolato ma anche un amico. E nella puntata odierna del rotocalco condotto da Silvia Toffanini il 59enne cabarettista originario di Varese sarà in studio assieme a Rosy Marrone e Gianluca Arena, rispettivamente moglie e figlio del compianto Bruno, scomparso prematuramente lo scorso 27 settembre all’età di 65 anni.

Di sicuro Max Cavallari, assieme alla famiglia di Bruno, è stato la persona più vicina al comico in questi anni e nonostante la loro attività in televisione e sul palco si era dovuta frenare per via dell’ictus che aveva colpito Arena nel 2013, costringendolo su una sedia a rotelle e a un lungo percorso di riabilitazione dopo i drammatici giorni del coma in cui aveva versato. E assieme al figlio Gianluca, che aveva dato la notizia, le parole di Massimiliano Cavallari -anche lui cresciuto in Lombardia ma di origini meridionali come Bruno- sono state le più toccanti. “Hai preso la valigia e le parrucche? Adesso farai ridere i grandi da lassù” aveva scritto su Facebook dando alla sua fanbase su Facebook la triste notizia. “Ma è solo un arrivederci: ti amerò per sempre” era la chiosa del toccante post.

MAX CAVALLARI, “BRUNO ARENA DOPO L’ICTUS MI DISSE DI ANDARE AVANTI”

In attesa di ascoltare questo pomeriggio a “Verissimo” un altro ricordo di Bruno Arena da parte della famiglia e di Max Cavallari, quest’ultimo è stato ospite non solo a “Pomeriggio 5” ma pure a “Le Iene” dove ha accennato non solamente a quelle che potrebbero essere state le cause della morte dell’amico ma, con quel pizzico di affettuosa ironia che da sempre lo contraddistingue, ha pure esternato il suo dolore: “Ultimamente aveva avuto un problema all’ernia e si è addormentato di notte, come lui spesso faceva, improvvisava. Ha improvvisato di morire di notte come faceva sul palco… e mi ha fatto inca**are perché almeno poteva avvisarmi”. Durante la puntata de “Le Iene”, invece, Max Cavallari ha provato a raccontare al pubblico non solo i motivi del loro successo come duo e l’alchimia che li legava, ma pure gli inizi della loro amicizia.

“Ci siamo conosciuti all’oratorio di Varese: eravamo completamente diversi, lui amava lo sport e io il giardinaggio, lui amava le biciclette e io le auto d’epoca” ricorda il cabarettista accennando pure a un simpatico episodio dei primi tempi in cui lavoravano in Fininvest in televisione. Poi il 59enne si commuove ricordando quando Bruno, ai tempi in cui venivano pagati per uno spettacolo molto meno dei costi delle loro trasferte, “faceva il bancomat prima di tornare a casa per mostrare alla moglie che guadagnavamo”. E aggiunge: “Abbiamo lavorato con i grandi, poi dopo il coma i fan ci hanno detto di continuare e Bruno, con cui ci capivamo con uno sguardo, mi ha detto di andare avanti e l’ho fatto. Gli avevo detto di non spegnere la luna: lui l’ha fatto ma io ora la riaccendo”.