Max Giusti sta per tornare sul grande schermo come doppiatore e prossimamente calcherà anche il palco dei Teatro Sistina. Alle pagine de La Stampa parla della sua carriera, del provino fallito per ‘Affari tuoi’ e del segreto del suo successo in tv. “Per anni sono stato io a intervistare gli altri” racconta, “quando facevo Super Max a Radio 2, e a furia di chiedere cose alle persone mi veniva da pensare ‘ma perché non c’è nessuno che chiede le cose a me?’ Adesso mi godo il mio momento, so che questo è un mestiere bellissimo”.
Nell’intervista non manca di riconoscere il contributo importantissimo e le lezioni che ha imparato dai suoi genitori, che negli anni ’70 “cercavano il riscatto sociale, volevano costruire una vita migliore per noi, i valori fondamentali che i miei mi hanno insegnato sono il rispetto e la dignità”. Poi racconta la grande svolta nella sua carriera, quando era impegnato a girare la serie tv ‘Raccontami’ e lo hanno fermato “e mi hanno chiesto se volevo fare un provino per ‘Affari tuoi’. Ne avevo già fatto uno tre anni prima e alla fine mi avevano scartato, ci ero rimasto malissimo, e non volevo ripetere l’esperienza, prima ho detto di no, poi ho deciso di accettare e quella volta mi hanno preso”. Max Giusti ha così condotto quasi 900 puntate, seguitissimo dagli italiani per ben cinque anni.
Max Giusti, “è una popolarità bella e io me la tengo stretta”
Max Giusti è il doppiatore di Gru nel film in uscita domani ‘Come Gru diventa cattivissimo’, dall’amatissima saga dei Minions, e con il supercattivo sente di avere in comune “il bisogno di accettazione che, in fondo, è la ragione per cui sono salito su un palcoscenico a 16 anni”. Il suo mestiere e la sua bravura lo porteranno prossimamente anche sul palcoscenico del Teatro Sistina dove sarà il Marchese del Grillo. “Il mio segreto?” rivela a La Stampa, “Sapere che il mondo dello spettacolo può fare benissimo a meno di me, la differenza è che io faccio di tutto per far sì che questo non accada”. E sfata un mito: “No, la cattiveria non serve, se la usi ti torna indietro, e poi non ti puoi più specchiare”.
Parlando della sua età, Max Giusti confessa che “oggi mi sento più maturo, per un attore superare i 50 anni è importante, è il momento in cui realizzi gli errori, le cose belle, le cose mediocri, capisci come dosarti. L’unica cosa che non impari mai è smettere di sognare, come si fa a difendersi dai propri sogni?”. A La Stampa definisce “bella” la sua popolarità, perché “succede che mi fermino per strada, che mi tocchino, magari senza nemmeno chiedermi un selfie, solo con la voglia di parlare […] e io me la tengo stretta”.