Max Giusti: “Mentii per entrare in Rai”

Durante la puntata di oggi di Citofonare Rai 2, con Paola Perego e Simona Ventura, è intervenuto Max Giusti che ha condiviso alcuni ricordi del suo passato e delle persone che ha avuto la fortuna di conoscere lungo la sua carriera. Iniziando da Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, ricorda che “mi è piaciuto tantissimo come siano riusciti a raccontare la loro vita privata, romanzandola e facendola diventare un loro cavallo di battaglia in televisione”, riferendosi al celebre programma Casa Vianello.



“Ricordo”, continua Max Giusti su Sandra e Raimondo, “un programma dove lei voleva fare l’intrattenimento e lui la cultura ed era stupendo perché lui faceva la sua parte di programma con i suoi, completamente in bianco e nero, e Sandra faceva un altro programma, tutto a colori. Ci hanno insegnato tanto, l’eleganza la grazia e la semplicità”, conclude sulla celebre coppia Vianello. Poi, dopo il ricordo sulla coppia più famosa di casa Rai, Max Giusti ricorda il suo passato in televisione. “La svolta”, racconta, “è arrivata sicuramente quando sono entrato in Rai, dicendo una bugia. Avevo detto che sapevo fare la parodia di un personaggio, avevo detto che sapevo fare tutti gli spettacoli, ma non era vero”, racconta ridendo, “era una che faceva le diete a Roma, la professoressa Sobrino. Da lì mi sono infilato ed è arrivato tutto il resto”.



Max Giusti: “Fabrizio Frizzi mi mancherà sempre”

Nella sua intervista a Citofonare Rai 2, con Paola Perego e Simona Ventura, Max Giusti ha poi ricordato il primo programma “Affari tuoi che mi ha portato al grande pubblico, abbiamo fatto cinque annate pazzesche”. “Poi ora anche il cinema, è stato magico. Raramente ti capita un grande titolo e una grande opportunità per diventare qualcuno“, confessa, parlando della sua tournée nei teatri con Il Marchese del Grillo. Mentre, rivolgendosi alle colleghe, davanti a lui, ha sottolineato che “in questo lavoro abbiamo avuto fasi migliori, fasi in cui eravamo sempre in onda, altri in cui avevamo più tempo libero, ma siamo ancora qua, a fare questo lavoro pazzesco”.



E poi, infine, nella sua intervista, un accorato momento è stato dedicato all’intramontabile amico e collega di Max Giusti, Fabrizio Frizzi, assieme al quale ha condotto Attenti a quei due. “Su Fabrizio ricordo un aneddoto”, racconta Giusti,  “ero a Milano, di notte, e vidi un pezzo divertente di Attenti a quei due. Ho mandato un sms a Fabrizio, alle 11:15 di un sabato sera, gli faccio ‘sei sveglio?’, mi disse che lo era e allora lo chiamo perché ero emozionato dal video. Gli dissi che sarebbe stato bello rifarlo una volta, anche per poche puntate, mi disse che sarebbe stato divertente”, si ferma un attimo, “e un mese dopo non c’era più. Non sapevo niente. O meglio, ero molto ingenuo su questa cosa qua, per me era tutto possibile, e la cosa che mi ha fatto male di Fabrizio è che avrei voluto parlarci un po’ di più. Mi spiace che lui non ci sia più e che con lui, neppure tutto un pezzo di cose che non potremo più fare assieme. Avevo saputo che non stava bene, ma per me era tutto normale, pensavo sarebbe passato“.