Max Laudadio, inviato di “Striscia la Notizia”, è intervenuto ai microfoni di “Trends&Celebrities”, trasmissione di Rtl 102.5 News condotta da Francesco Fredella, Benedetta Mannucci e Virginia Tschang e andata in onda nel primo pomeriggio di giovedì 20 ottobre 2022. “L’inchiestista”, come si è definito lui stesso nel corso della chiacchierata, ha rivelato che – con questa nuova stagione del tg satirico di Antonio Ricci – festeggia 20 anni di programma, dove, di tanto in tanto, non manca la violenza nei confronti degli inviati: “Devi essere attento e cercare di non provocare affinché questo non succeda – ha spiegato –. Dare le botte non è mai giusto, ma di base purtroppo succede, spesso con quelle persone a cui non si attribuisce grande pericolosità”.
All’inizio della carriera, Max Laudadio aveva ambizioni molto più ampie rispetto a quelle che ha oggi, “ma non posso negare che mi piacerebbe ancora tornare a recitare a teatro o a fare radio. Tuttavia, sono anche una persona che si accontenta di quello che ha in questo momento… Vent’anni di Striscia, cosa devo chiedere di più?”.
MAX LAUDADIO: “A UNA CERTA ETÀ SCOPRI CHE NON TUTTO CIÒ CHE SEI TI PIACE”
Nel prosieguo di “Trends&Celebrities”, Max Laudadio ha asserito che prima di approdare in televisione faceva “completamente altro. Stavo studiando, poi ho deciso di iniziare a lavorare in un villaggio, in quanto la reputavo la gavetta giusta per me. Evidentemente quell’esperienza mi ha disinibito nei confronti delle persone, poiché mi ha permesso di condurre eventi e serate, ma mi ha dato anche i difetti che il villaggio conferisce a chi fa quel lavoro. Ho così dovuto abbassare l’esagerazione del villaggio con corsi di teatro, dizione, recitazione. Inoltre, prima de Le Iene e di Striscia la Notizia, ho fatto il dj”.
Il segreto della vita, secondo Max Laudadio, è “donarsi. È un concetto rivoluzionario, ti fa ascoltare le persone, ti fa aprire il cuore, cambia le relazioni con gli altri. A una certa età scopri che non tutto ciò che sei ti piace e devi fare i conti con te stesso, chiedendoti perché non sei veramente felice”.