Max Pezzali ha rilasciato un’intervista a Grazia: anche il popolare cantante è stato interpellato per dire la sua sull’emergenza Coronavirus e su come stia affrontando questo periodo di isolamento. Ha rivelato di essere in campagna, alle porte della sua Pavia: vicino ai genitori e con la necessità di attraversare ben quatto comuni per andare al supermercato per fare la spesa. “Rispetto a chi vive in città, tuttavia, siamo più abituati all’isolamento e alla solitudine”. Anche Max Pezzali rischia di vedere annullati concerti già programmati, cosa che ovviamente è toccata a tanti colleghi: lui avrebbe dovuto esibirsi nella maestosa cornice di San Siro (10 e 11 luglio), tecnicamente i due spettacoli sono ancora fissati ma a questo punto è difficile che possano essere confermati. “Amo il pubblico, ma deve rimanere protetto a casa”.



MAX PEZZALI: SIAMO TUTTI PIU’ COLLABORATIVI

In più Max Pezzali ha aggiunto di non soffrire particolarmente questo isolamento da Coronavirus, e racconta un aneddoto del passato: “Gli ultimi due album sono nati nella mia cantina, sono in grado di organizzarmi nei momenti di difficoltà”. E, a tale proposito, ha anche posto l’accento su come questo tempo in cui il Covid-19 la fa da padrone e non si può uscire di casa rechi con sé anche un positivo da cogliere: “Adesso siamo tutti complici e collaborativi, abbiamo voglia di aiutarci”. Cosa che tecnicamente non dovrebbe essere una sorpresa o un’eccezione, ma se non altro c’è anche chi sa cogliere particolari aspetti da sottolineare. C’è stato anche un pensiero per la moglie Debora Pelamatti, cui ha dedicato il singolo Sembro Matto: “Per lei ho imparato a vivere nell’ordine rivoluzionando le mie abitudini, e ho anche preso parte a una sfilata di moda”.



Come ultimo pensiero nell’intervista di Max Pezzali, sottolineiamo la parte sul cambiamento: il cantante ha infatti detto che questo periodo in cui tutti hanno dovuto modificare i loro usi e la loro quotidianità, accettando la realtà come più forte e imponente di qualunque progetto si potesse e si possa avere in mente, “deve essere vissuto come un’opportunità: sicuramente verrà perso qualcosa, ma arriverà altro. Poi, un altro accenno alla collettività e allo spirito di rinascita che unisce le persone: “Singolarmente siamo poca cosa ma uniti siamo tantissimi”. Per Max Pezzali la priorità in tempo di Coronavirus deve andare ai genitori e agli anziani: sono loro le prime persone da tutelare, sperando che presto o tardi si possa dire di aver superato questa pandemia.

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