Max Pezzali è tra gli ospiti di Domenica In di Mara Venier per presentare “Qualcosa di nuovo“, il suo nuovo album di inediti in uscita dal 30 ottobre. Un nuovo importante progetto discografico nato durante la pandemia da Coronavirus che si era però improvvisamente bloccato visto che mancava il brano portante; la canzone poi è arrivata a sorpresa da Los Angeles e la voce degli 883 non ci ha pensato un attimo in più a completare il disco e mandarlo in stampa. Un disco che strizza l’occhio al passato, ma che è una fotografia del presente con il cantante che ancora oggi ha fiducia nel futuro come ha raccontato dalle pagine di Style.Corriere.it: “del ragazzo di allora ho mantenuto la fiducia cieca nel futuro – riflette –, non ho ceduto alla facile lusinga di diventare conservatore. Sono convinto che con la crescita individuale e collettiva si possa arrivare molto lontano, anche in periodi apparentemente medievali, come quello presente. Spesso la regressione è l’elastico che viene tirato per poi rilanciare tutto in avanti”. Oltre al singolo omonimo che dà il titolo all’album, nel disco c’è anche il brano “Noi c’eravamo” in cui parla della sua generazione, una generazione che non ha cambiato nulla. “È una generazione che non ha fatto la guerra, non ha fatto il 68, non ha fatto il 77, non ha cambiato il mondo…” – ha detto il cantautore a Fanpage.it.
Max Pezzali: “In Qualcosa di nuovo un messaggio alle nuove generazioni”
Max Pezzali si sofferma molto a parlare della sua generazione, quella che ha assistito alla caduta del Muro di Berlino, ma che è stata giudicata da molti come irrilevante. Il cantautore non ci sta e per questo vuole lanciare un messaggio di forza e positività alle nuove generazioni: “l’immagine che ho della mia generazione è quella che ho di me stesso: cadeva il muro di Berlino e noi eravamo al bar. Guardavamo, dicevamo “che figata”, ma le cose succedevano e noi non ne eravamo una parte attiva. Vorrei lasciare ai ragazzi di oggi questa suggestione: noi per primi siamo stati considerati una generazione “irrilevante”, la generazione del disimpegno, senza storie da raccontare. Non fatevi impressionare da quelli che adesso dicono lo stesso di voi. L’ho vissuto sulla mia pelle, è un normale meccanismo di autodifesa di tutte le generazioni”. Diverse le collaborazioni presenti nel disco: da un duetto con J-Ax a quello con Tormento ex Sottotono nel brano “Sembro matto”. “Per me è stato togliermi una grande soddisfazione, una mia libidine da ascoltatore. I Sottotono hanno rappresentato la vetta assoluta di un hip-pop più raffinato, RnB” ha detto Pezzali parlando della collaborazione con il rapper.