Max Pezzali torna alla ribalta con un nuovo album per Warner Music dal titolo “Qualcosa di nuovo”. Per il popolare cantante è diventato difficile, in piena pandemia, parlare di cose normali come l’amore e l’amicizia: “Quello che mi sembrava normale nelle canzoni prima non mi sembrava più meritevole di racconto”, ha spiegato, come riferisce Style. Il nuovo album era stato già terminato lo scorso aprile ma mancava il titolo. Poi “Qualcosa di nuovo” è arrivato da Los Angeles, scritto da Michele Canova e Jacopo Ettore e quello ha rappresentato per Pezzali la chiave per sbloccare tutto dando un senso al suo nuovo album uscito proprio oggi 30 ottobre. “Centrava perfettamente quello che avrei voluto dire, un sottofondo di malinconia ottimistica che è lo stato d’animo di molti di noi in questo momento”, ha commentato l’ex 883. La spensieratezza e la freschezza tipiche della sua musica non mancano così come il timbro che lo caratterizza portando con sè del sano ottimismo: “Per me l’eredità di quegli anni è una fiducia cieca nell’idea di pop che per molti, anche nei generi che ascoltavo io, era qualcosa di deteriore”, spiega oggi. E degli anni Novanta si è portato dietro proprio “la fiducia cieca nel futuro”.
MAX PEZZALI, “QUALCOSA DI NUOVO”: ESCE OGGI L’ALBUM DI INEDITI
Nel nuovo album uscito per Warner Music sono contenute in tutto dodici tracce ed in ciascuna di queste ritroviamo il Max Pezzali alle prese con il presente. In “Più o meno a metà” viene cantata la “La Generazione Z/ la Generazione X/ Baby Boomers e Millenials”. Non manca di romanticismo ma anche di contaminazioni con la trap e l’hip-hop. In merito alle collaborazioni troviamo un pezzo con J-Ax, un altro con Tormento ed uno con Gionny Scandal, artista giovanissimo: “Ho un figlio di dodici anni che a volte si siede accanto a me e mi fa ascoltare cose su YouTube”, ha raccontato. Msx ha proseguito: “Mi aveva affascinato il mondo emo-trap di Gionny. È di Meda, anche lui ha questo rapporto con Milano per cui è fichissimo andarci però ne hai un po’ ne hai paura e ti rimane quel piede nella provincia rassicurante. La canzone parla di come, nonostante le differenze, ci siano punti comuni anche fra di noi. È stato come trovare un alter ego per parlare a mio figlio”.