È morto Maxi Jazz, cantante dei Faithless, noto gruppo dance britannico. Aveva 65 anni e all’anagrafe si chiamava Maxwell Fraser. Ad annunciare la sua morte è stata Sister Bliss, una dei tre membri della band, l’altro era rollo. Ha dichiarato sui social che Maxi Jazz è morto “serenamente nel sonno” nella sua casa di Londra venerdì sera, senza precisare se soffrisse di qualche malattia. “Mando un abbraccio a tutti voi che avete condiviso il nostro viaggio musicale. Prendetevi cura l’uno dell’altro“.
In una dichiarazione condivisa su Instagram la band aggiunge su Maxi Jazz: “Era un uomo che ha cambiato le nostre vite in tanti modi. Ha dato il giusto significato e messaggio alla nostra musica. Era anche un essere umano adorabile, con tempo per tutti e una saggezza profonda e accessibile allo stesso tempo. È stato un onore e, naturalmente, un vero piacere lavorare con lui. Era un brillante paroliere, un DJ, un buddista, una magnifica presenza scenica, un amante delle auto, un chiacchierone infinito, una bella persona, una bussola morale e un genio“.
MAXI JAZZ, IL SUCCESSO CON I FAITHLESS NEGLI ANNI ’90
I Faithless, formatisi nel 1995 e noti per singoli come We Come 1, che raggiunse la terza posizione in classifica nel 1996 e la hit dance Insomnia, che invece raggiunse il terzo posto nel 2001 venendo più di un milione di copie, vantano anche una nomination come Best Uk Dance Act ai Brit Awards del 1999. Il loro primo album, Reverence, diventò disco di platino o d’oro in tutti i paesi europei. Il loro secondo album in studio, Sunday 8PM, pubblicato nel 1998, che conteneva la hit globale God Is A DJ, consolidò il successo del gruppo. La band definiì la propria musica come una fusione tra hip hop e dance, anche se i loro album contengono canzoni con una grande varietà di stili caratterizzati anche da sonorità trance e house. “Riposa in pace, carissimo Max. 1957 – 2022 e grazie alla famiglia Faithless per tutto l’amore che ci avete mostrato nel corso degli anni. Per favore, prendetevi cura l’uno dell’altro, capito?, come diceva sempre Max“.