Enzo Mazza, ceo della Federazione industria musicale italiana (FIMI), si esprime sullo scenario secondo cui la Rai potrebbe essere esclusa dalla assegnazione dei diritti delle prossime due edizioni del Festival di Sanremo. Ad annunciarlo è stato nelle scorse ore il Striscia la Notizia, rivelando che esiste una cordata alternativa pronta a partecipare al bando del Comune di Sanremo, dato che il contratto con il Servizio Pubblico scadrà proprio quest’anno. “La valutazione per la gestione di un evento come questo non può essere fatta a fronte di una proposta arrivata poche ore fa”, ha precisato l’assessore al turismo Giuseppe Faraldi, ma senza bandire del tutto questa eventualità.



La vicenda è risuonata come un assist per la FIMI. “L’ipotesi di Sanremo senza Rai apre paradossalmente anche ad altre prospettive. Come si è visto in questi anni quello che conta al Festival sono i contenuti, ovvero la musica attuale e le star in classifica. Rai e l’industria discografica potrebbero a quel punto portare un evento come il festival in un altra città”, ha affermato Enzo Mazza ai microfoni di Ansa.



Mazza (Fimi) sul futuro del Festival di Sanremo: “Perché non farlo a Milano?”

A proposito dei cambiamenti nel futuro del Festival di SanremoEnzo Mazza, ceo della Federazione industria musicale italiana (FIMI), ha addirittura ipotizzato dunque uno spostamento di sede. “Non è la città dove si svolge l’evento che conta, l’Eurovision (che si svolge ogni anno in un Paese diverso, ovvero quello vincitore della precedente edizione, ndr) ne è l’esempio”, ha evidenziato.

Da qui l’invito ad abbandonare la provincia di Genova per spostarsi in una vera e propria metropoli per dare vita ad un’altra kermesse. “Rai e l’industria discografica più importante scelgano a quel punto Milano per un grande show televisivo”, ha concluso. Per il momento, comunque, è ancora presto per fare progetti, dato che l’edizione 2023 del Festival è ancora in corso.