McGregor torna a combattere dopo l’infortunio, ma prima…
McGregor è fermo ormai da un anno e mezzo e punta a rientrare nell’ottagono dopo la lunga assenza, ma ciò non avverrà prima di almeno sei mesi. Il ritorno nella UFC ha infatti bisogno del superamento dei controlli antidoping, sui quali è fissa l’attenzione in questi mesi, vista la profonda trasformazione fisica del campione, che ha acceso i riflettori sul presunto uso di sostanze vietate da parte dell’irlandese. Fuori dai combattimenti dopo l’infortunio alla tibia sinistra nell’ultima sfida contro Dustin Poirier, McGregor punta al ritorno nel 2023.
Il fisico è però profondamente trasformato, come si vede anche sui social. In particolare, qualche settimana fa il campione irlandese ha pubblicato tre immagini affiancate con i numeri corrispondenti alle libbre del 2015, 2021 e 2022: 145, 150 e 170. Per tutto il 2022, The Notorious non è stato sottoposto a regolari controlli dell’USADA (Agenzia antidoping statunitense) e per tornare a combattere, la UFC obbliga gli atleti a far parte del pool sottoposto a tali test. Dunque McGregor dovrà prima rientrare nel pool, superare i controlli e poi tornare a combattere. E i test ricomincerà a farli proprio da febbraio.
McGregor e l’ombra del doping
McGregor ha un fisico profondamente diverso da quello che si è visto l’ultima volta sull’ottagono, quando ha subito l’infortunio alla tibia sinistra nella sfida contro Dustin Poirier. Questo ha alimentato i sospetti sul presunto utilizzo di sostanze dopanti da parte dell’irlandese. L’USADA ha spiegato che al momento l’atleta è fuori dal pool del controlli e ha sottolineato che l’esenzione dai test in alcuni casi è possibile ma bisognerà rientrare tra gli atleti testati e “puliti” prima di tornare sull’ottagono. McGregor dovrebbe tornare a combattere solo sei mesi dopo i controlli: l’USADA ha infatti affermato che non verrà fatta nessuna eccezione al protocollo.
McGregor sui propri social ha scritto: “I’m clear for testing in Feb. I will complete my two tests per USADA and we are booking a fight”. Dunque, dice che sarà pulito e pronto per febbraio e che completerà i suoi 2 test USADA per allora. Come segnalato da alcuni utenti proprio sui social, due test USADA sono richiesti a chi è stato trovato positivo in passato a doping, cosa mai comunicata dall’agenzia antidoping stessa. Una implicita ammissione di far fatto uso di sostanze vietate agli atleti?
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