Conor McGregor fa discutere ancora. Il controverso personaggio, che non si tira mai indietro quando c’è da picchiare qualcuno, ci è cascato di nuovo, questa volta con una mascotte. Protagonista di un siparietto per sponsorizzare uno spray contro il dolore, nel corso del timeout del terzo quarto di gara-4, il fighter è entrato in campo proprio insieme alla mascotte dei Miami Heat, di nome “Burnie“, vestita da pugile e l’ha presa a pugni.
Con un gancio sinistro, McGregor ha steso il pupazzo e poi l’ha colpito nuovamente al viso, spruzzandogli addosso il prodotto da pubblicizzare. È poi uscito di scena tra i fischi del pubblico. Il siparietto che ha visto l’irlandese protagonista non è stato senza conseguenze. Infatti, dopo l’aggressione l’uomo che veste i panni di “Burnie” è stato costretto ad andare al Pronto Soccorso per accertamenti. Le verifiche effettuate fortunatamente non hanno rilevato conseguenze importanti ma sarebbe potuta finire molto peggio.
L’episodio con Facchinetti
Non è nuovo a episodi di violenza Conor McGregor, che nel 2021 prese a pugni anche Francesco Facchinetti, rischiando di far del male in maniera importante al deejay. Benji Mascolo, presente alla festa nella quale successe il fatto, raccontò: “Dal niente, per nessun valido motivo, Conor McGregor tira un pugno in faccia a Francesco Facchinetti. Un pugno vero, gli spacca il labbro. Lo ha fatto volare. Le guardie di Conor (almeno 5-6 persone) lo hanno bloccato altrimenti sarebbe andato avanti. Un pazzo scatenato, schizofrenico. Era una serata bellissima tra amici”.
Lo stesso Facchinetti aveva cercato di dare una spiegazione alla vicenda così: “A un tratto a Conor è proprio andato off il cervello. Lui non voleva tirare un pugno a me, semplicemente a un certo punto voleva tirare un pugno. Punto. Il caso ha voluto fossi lì io ma poteva esserci mia moglie, Bella (Thorne, ndr), o chiunque altro. Ha visto nero e voleva attaccare, come fosse un pitbull”.