L’Mdma presto potrebbe essere approvata dalla FDA in Usa come cura per il disturbo da stress post traumatico, i risultati dei recenti studi dimostrerebbero l’efficacia dell’ecstasy nella terapia psichiatrica sui pazienti affetti da questa patologia. Il 2023 potrebbe rappresentare l’anno della svolta, non solo per questo tipo di rimedio, ma anche per l’avvio di nuove cure autorizzate, basate sulla somministrazione di droghe e sostanze psicoattive ed allucinogene, per alleviare problemi legati alle malattie mentali.
In un articolo pubblicato dalla rivista scientifica Nature, si evidenziano i dati clinici delle ricerche condotte sulla sperimentazione di tali terapie “psichedeliche“, che in alcuni paesi sono già state approvate in somministrazione combinata con altri psicofarmaci e sotto stretta sorveglianza medica. Tuttavia, resta da considerare il potenziale rischio di immettere in commercio, seppure in maniera regolamentata e controllata dagli psichiatri, alcune droghe che sono attualmente considerate illegali. Inoltre ci sono alcuni pericoli che potrebbero derivare da una condotta deviata dei medici che potrebbero più facilmente approfittare dei pazienti più vulnerabili perchè sotto effetti di potenti allucinogenti.
Gli studi sull’Mdma come cura del disturbo da stress post traumatico
Rick Doblin, presidente dell’organizzazione no profit MAPS, l’ associazione multidisciplinare per gli studi psichedelici, che studia da anni gli effetti benefici delle droghe psicoattive sulla salute mentale dei pazienti affetti da disturbi più o meno seri, tra cui depressione e sindrome da stress post traumatico, da anni sostiene che “la terapia con Mdma e altri allucinogeni rappresenta il futuro, una nuova frontiera nel campo della psichiatria”. Secondo il ricercatore, se l’obiettivo è quello di aumentare il benessere psicologico di massa, questo tipo di cura potrebbe essere un’innovazione che permetterebbe a molti pazienti di migliorare la propria condizione rispetto alle terapie tradizionali.
I risultati dello studio, condotto nel 2021 su 90 volontari, dimostrano che la cura con Mdma si è rivelata più efficace per il disturbo dello stress post traumatico, fino all’80% in più rispetto al placebo dopo la terza somministrazione. Tutto ciò ha fatto considerare alla FDA una veloce approvazione di questo rimedio. Il problema però è rappresentato dai dubbi delle associazioni degli psichiatri che sostengono che molti professionisti non siano ancora adeguatamente preparati a gestire gli effetti di queste droghe. Inoltre per i pazienti c’è un rischio di dipendenza da Mdma e successivamente anche di danni collaterali legati alla sospensione della sostanza.