Quei medici e infermieri che si stanno prendendo cura dei malati di Covid-19 avranno bisogno di cure quando l’emergenza coronavirus sarà superata. Gli operatori sanitari, coloro che sono al fronte a combattere la “guerra” contro Sars-CoV-2, stanno lavorando in condizioni strazianti. Lo stress a livello fisico e mentale non ha precedenti, quindi i leader sanitari ritengono che ci si debba preparare a trattarli per il PTSD, il disturbo da stress post-traumatico. Se ne parla negli Stati Uniti, ma il dibattito si è aperto anche nel Regno Unito, dove non sono ancora arrivati al picco. Nonostante ciò, il personale del NHS, il sistema sanitario nazionale, sta lavorando a livelli impensabili: i medici sono costretti a trascorrere ore e ore con l’equipaggiamento protettivo completo, in situazioni di assoluta emergenza, nelle quali sono tenuti a prendere decisioni molto difficili. In questa fase stanno dando il massimo per combattere il nuovo coronavirus, ma quando la situazione tornerà alla “normalità” per loro sarà difficile farlo davvero.
CORONAVIRUS, “MEDICI E INFERMIERI SOFFRIRANNO DI PTSD”
“Supereremo l’emergenza, ma ci saranno pazienti, medici e infermieri che soffriranno di forme di PTSD. Alcuni membri del personale con sintomi lievi potrebbero non esserne consapevoli e continuare a lavorare, peggiorando”, ha dichiarato all’Independent la dottoressa Alison Pittard, responsabile della Facoltà di Medicina intensiva. Bisogna cominciare a lavorare in considerazione dello stresso fisico e mentale che stanno subendo, quindi occuparsi del loro benessere quando l’emergenza coronavirus sarà alle nostre spalle. Saffron Cordery, vicedirettore generale dell’NHS Providers, ha dichiarato che questa “è la più grande sfida” della sua vita. “Il personale sta lavorando duramente 24 ore su 24 per garantire che i malati di Covid-19 ricevano le cure di cui hanno bisogno”. Ma non nega che questo straordinario sforzo del personale è estremamente faticoso, stressante e impegnativo. Medici e infermieri si trovano ogni giorno ad affrontare situazioni fisicamente ed emotivamente difficili. “I colleghi, siano essi medici, infermieri, facchini, addetti alle pulizie o dirigenti, si stanno impegnando a fondo, a volte a scapito del proprio benessere, per prendersi cura degli altri. Non siamo mai stati così sotto pressione”, ha concluso Cordery.