Il governo britannico deve riconoscere il Long Covid come malattia professionale e investire nel suo monitoraggio, ricerca e trattamento. Lo sostiene una mozione approvata alla riunione annuale dei rappresentanti della British Medical Association, il sindacato dei medici del Regno Unito, che hanno chiesto all’organizzazione di “cercare il riconoscimento del Covid acuto acquisito per motivi professionali e del Long Covid nei medici come una malattia professionale“. I camici bianchi hanno anche chiesto un approccio multidisciplinare alla gestione del Long Covid che include la medicina primaria, specialistica e del lavoro. Amy Small, che ha proposto la mozione, ha raccontato alla conferenza la sua storia: la dottoressa ha contratto il virus al lavoro, ha sviluppato il Long Covid ed è stata costretta a lasciare la sua attività a causa della malattia: “Io, come molti altri, ho preso il Covid al lavoro e poi l’ho passato a mio marito e ai miei due figli. I miei figli fortunatamente si sono ripresi velocemente, io e mio marito no. Abbiamo sviluppato un Long Covid caratterizzato da dispnea, affaticamento, mialgia, nebbia cerebrale e molti altri sintomi. Dopo sei mesi di malattia ho perso il mio lavoro, non potendo adempiere ai miei doveri di collega. Il mio socio, terrorizzato dal fatto che sarei diventato un medico disabile, mi ha espulso dallo studio“.



MEDICI CON LONG COVID CHIEDONO RICONOSCIMENTO DELLA MALATTIA PROFESSIONALE

La dottoressa Small ha proseguito nella sua perorazione:”Non sono l’unico medico generale a perdere il lavoro. E sono a conoscenza di colleghi che da più di 12 mesi sono costretti a ritirarsi dalla professione perché non hanno altre opzioni. Abbiamo preso il Covid al lavoro, durante una pandemia, indossando l’unica protezione offertaci – che sappiamo essere inadeguata contro questo virus aereo“. Small ha chiesto dunque che il Regno Unito segua l’esempio dei governi di Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania e Spagna che hanno riconosciuto il Covid-19 come malattia professionale e hanno risarcito gli operatori sanitari. Sostenendo la mozione, il medico di base e presidente del consiglio della BMA Chaand Nagpaul ha aggiunto: “Tutto ciò di cui parlano i ministri sono i ricoveri in ospedale e i decessi. Così facendo stanno ignorando l’onere della malattia. Non stanno prendendo sul serio il Long Covid“. L’unica opposizione alla mozione, come riportato dal British Medical Journal, riguardava la formulazione intorno ai medici, piuttosto che a tutti gli operatori sanitari. È stato accettato, tuttavia, che la BMA dovrebbe lavorare per sostenere i sindacati di altri professionisti sanitari per garantire che tutto il personale sanitario e di assistenza sociale sia incluso.

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