Il test d’ingresso a Medicina sta per cambiare un’altra volta, dopo che solamente lo scorso anno era stato introdotto il sistema Tolc, equiparabile ai test svolti in altri atenei a numero chiuso o ad ingresso limitato a determinate conoscenze pregresse. Di certo allo stato attuale c’è solo che i test per l’anno nuovo si terranno ad aprile e maggio, differentemente dall’iniziale previsione di febbraio e saranno, nuovamente, aperti anche agli studenti di quarta superiore.



La principale differenza del nuovo test d’ingresso di Medicina, rispetto al criticato Tolc, è che le domande che gli studenti si troveranno davanti saranno estratte da un database pubblico, accessibile a chiunque, grazie al quale i futuri medici ed infermieri potranno anche esercitarsi nelle settimane precedenti. Non è chiaro quanto sarà ampio il pool di domande contenute nel database, ma si può ipotizzare che con un po’ di pratica ad alcuni capiteranno delle domande sulle quali si sono già esercitati. Similmente a quest’anno, inoltre, il test d’ingresso di Medicina si costituirà di 50 quesiti ai quali si dovrà rispondere in un massimo di 90 minuti, su comprensione del testo, biologia, chimica e fisica, matematica e ragionamento.



Test d’ingresso a Medicina: le ipotesi sul tavolo per l’anno 2025

I dettagli precisi sul nuovo test d’ingresso a Medicina saranno resi pubblici a breve, non appena saranno correttamente definiti dal Ministero dell’università e della ricerca, presieduto da Annamaria Bernini. La ministra, dalla sua elezione ha promesso una completa revisione del sistema di accesso alla facoltà di Medicina, e già negli scorsi mesi aveva parlato di una modalità semplificata, che permetta anche agli studenti di non perdere preziosi anni di studio.

Secondo le ipotesi, si rimuoverebbe il test d’ingresso a Medicina a favore di, ha spiegato la ministra, “nuove forme di accesso“. Gli studenti, invece che sottoporsi al quiz immediatamente dopo (o prima) della Maturità, potranno frequentare un semestre “comune” in facoltà ad accesso libero come biotecnologie o scienze motorie, per poi a gennaio, a fronte del superamento di tre esami (fisica medica, biologia cellulare e genetica, principi di anatomia umana), sottoporsi a qualcosa di simile all’attuale test d’ingresso a Medicina. Così facendo, chi non supera il test potrà proseguire gli studi iniziati, oppure cambiare facoltà facendosi riconoscere altrove gli esami già sostenuti e superati.