No al numero aperto a Medicina, sì ad un aumento dei posti. Nei prossimi sette anni dovrebbero essere 30mila gli ingressi in più nella facoltà più ambita dagli studenti. A prevederlo è la bozza di relazione che la commissione guidata dall’ex rettore Eugenio Gaudio ha presentato ad Anna Maria Bernini, ministro dell’università. Sarà lei poi a girare la bozza, eventualmente integrata, ai governatori, in modo da avviare la trattativa in Conferenza Stato Regioni per innalzare i posti già nel prossimo anno accademico, quello 2023-2024. Al momento la soglia è di 14.787 posti previsti per i test in lingua italiana.
Il documento, di circa 50 pagine, ha l’obiettivo di “analizzare, dal punto di vista temporale, il medico lungo periodo al fine di garantire la sostenibilità del sistema”. La Federazione dell’ordine dei medici (Fnomceo) ha insistito sul fabbisogno di specialisti da garantire e dell’orientamento pre-universitario, magari con un potenziamento dei licei a curvatura biomedica. L’Ente Enpam ha quantificato in 24mila i medici che mancheranno nel 2028. L’Anvur ha spiegato che se si vogliono aumentare i posti bisogna rivedere il parametro di 60 studenti ogni 18 docenti oggi.
Medicina a numero programmato ma con più posti
A scendere in campo per l’aumento dei posti nella facoltà di Medicina, anche il Consiglio nazionale degli studenti (Cnsu) che ha chiesto di concentrarsi sull’abrogazione del numero programmato. Nei reparti di medicina d’urgenza negli ospedali mancano 84.500 unità. C’è comunque secondo gli esperti necessità di garantire il numero programmato “a garanzia della qualità della formazione e del riconoscimento europeo del titolo rilasciato”. Il numero andrebbe però accredito man mano fino ai 30.000 posti spalmati in un arco temporale di sette anni con rivoluzione dal 2030. Anche le Regioni dovrebbero adeguare le strutture del Servizio sanitario nazionale per accogliere gli i tirocinanti.
Se venisse approvata, la proposta porterebbe all’aumento immediato dei posti di Medicina anche per i test d’ingresso del 2023: attualmente sono 14.787 ma salirebbero a quasi 19mila. Sono tanti gli iscritti ai Tolc online gestiti dal consorzio Ci- sia, che da quest’anno sostituiscono il vecchio quiz nazionale. Il numero, come sottolinea Il Sole 24 Ore, è di 72.450 per la prima sessione. La seconda è in programma dal 15 al 25 luglio. In passato si svolgeva in un solo giorno. Il tentativo non sarà più solo uno: si potrà ripetere due volte in un anno solare e ci si potrà candidare sin dalla quarta superiore ma per l’iscrizione bisognerà comunque avere il diploma.