500 farmaci nella black list a causa della ranitidina: come vi abbiamo raccontato, l’Aifa ha deciso di bloccare lotti di numerosi farmaci – tra cui Buscopan, Zantac e Ranidil – a causa della presenza di un’impurità considerata potenzialmente cancerogena. Tra i numerosi prodotti vietati c’è il Buscopan Antiacido di Sanofi, con il gruppo farmaceutico francese che ha preso posizione nelle scorse ore: è stato infatti precisato che il medicinale non è oggetto di disposizione di ritiro di lotti da parte di Aifa, oltre ad essere l’unico prodotto dell’azienda della gamma Buscopan potenzialmente implicato. Come evidenzia Il Messaggero, Sanofi è al lavoro per comunicare a tutti i propri clienti il divieto di utilizzo di Buscopan Antiacido, oltre ad invitarli a rivolgersi al proprio medico per eventuali informazioni necessarie. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



RANITIDINA, BANDITO IL BUSCOPAN E MOLTI ALTRI FARMACI

Fra le parole chiave più ricercate quest’oggi vi è la ranitidina. La maggior parte non saprà cosa sia questa sostanza, e facendo una breve ricerca sul web si è scoperto che si tratta di un inibitore della secrezione acida dello stomaco, che viene utilizzata sia per trattare l’ulcera, ma anche il bruciore di stomaco, il reflusso gastroesofageo, e tutto ciò che riguarda in generale i dolori di stomaco conseguenti da ipersecrezione acida. In Italia la si trova in medicinali venduti con prescrizione medica, quanto in quelli da automedicazione, leggasi in compresse, sciroppi o soluzioni che sono iniettabili per uso endovenoso. Sotto accusa non vi è in toto la ranitidina, ma la Ndma (N-nitrosodimetilammina), classificata come sostanza probabilmente cancerogena dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo alcuni studi condotti su animali. La ranitidina non è presente solo in alcuni alimenti ma anche nelle forniture di acqua, e di solito non provoca danni in quanto viene ingerita in quantità molto basse. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



RANITIDINA, DIVIETO AIFA DEI MEDICINALI

Importante comunicazione da parte dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, che ha disposto il divieto di una serie di farmaci a seguito del ritiro dal mercato, avvenuto la scorsa settimana, di alcuni medicinali a base di ranitidina. Tra questi vi sarebbero anche alcuni lotti di Buscopan Antiacido, un farmaco estremamente diffuso. Nel dettaglio, si tratta dei lotti di Buscopan Antiacido, versione da 75 mg in compresse effervescenti, numero 181379, 181379, 181381, 181382, 181380, 181383 con scadenza 01/05/2021; 744552 con scadenza 01/02/2020; 162521, 162522 con scadenza 30/09/2019; 170939, 170938, 170936, 170935, 170937 con scadenza 01/04/2020. Il ritiro, si specifica, avviene per “impurità cancerogena”, ma si tratta di un’azione “a scopo precauzionale”, in attesa che i medicinali vengano meglio analizzati.



MEDICINALI CON RANITIDINA: DIVIETO AIFA

Divieto d’uso anche dello Zantac, in versione compresse, compresse effervescenti, sciroppo e fiale, nonché di Ranitidina Almus, Ranidil, Ranidil Fiale, Ranidil compresse, Ranidil Sciroppo, Ranidil compresse effervescenti, Raniben compresse, Ulcex compresse, e fiale, Ranitidina Doc Generici, Ranitidina Eg, Ranibloc, Ranitidina Pensa, Ranitidina Alter, Ranitidina Aurobindo, Ranitidina Salf, Ranitidina Tecnigen, Ranitidina Zentiva, Ranitidina Hexal. All’interno di questi medicinali sarebbe stata riscontrata un’impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (NDMA), che già nel 2018 era stata rilevata in una serie di farmaci per combattere l’ipertensione. L’Aifa ha altresì disposto il divieto di utilizzo di “tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina prodotta da altre officine farmaceutiche diverse da Saraca Laboratories Ltd, in attesa che vengano analizzati”. L’agenzia del farmaco sta eseguendo provvedimenti analoghi anche in altri paesi dell’Ue, nonché in diverse altre nazioni extra Ue. L’Aifa ha fatto infine sapere che qualora una persona fosse in trattamento con un medicinale a base di ranitidina prescritto dal medico, bisognerà consultare il proprio dottore il prima possibile, ed inoltre, non vi è alcun rischio acuto in caso di assunzione di questi tipi di medicinali.