Durante il periodo di massima espansione della pandemia si è assistito alla nascita di un nuovo termine, ‘novax‘, coniato per simboleggiare chi si opponeva alla sottoposizione obbligatoria dei vaccini anti covid. Molti medici, oltre che lavoratori di altri settori, avevano preferito farsi sospendere anziché sottostare all’obbligo vaccinale. Da allora, nonostante la vicenda sia oggi ormai rimasta sullo sfondo, non sono però terminati i provvedimenti disciplinari. Tiziano Talamazzi, dentista ed ematologo di 71 anni, è uno dei medici novax che si è visto di recente radiare dall’ordine.



Come riporta Il Corriere il medico è finito sotto accusa per le cure a cui sottoponeva i pazienti vaccinati che avevano avuto ripercussioni a seguito delle somministrazioni di vaccino e che riceveva nel suo studio di Cremona. Le dichiarazioni di Talamazzi hanno poi ulteriormente pesato sulla sua radiazione in quanto giudicate piuttosto incisive, definendo i vaccini ‘veleni’. I principali effetti avversi riscontrati tra i danneggiati e denunciati dallo stesso novax andrebbero dalle alterazioni della pressione alle problematiche ad organi vitali quali reni, testicoli, ovaie, oltre che danni al sistema muscolo scheletrico, con casi di trombosi, impotenza e aborti spontanei.



MEDICO NOVAX: LE RAGIONI DELLA RADIAZIONE DALL’ORDINE

Talamazzi ha esposto le sue posizioni non solo sui social ma anche al programma Tv ‘Le Iene’ trasmesso lo scorso 6 febbraio 2024, nonchè nell’intervista a Radio Roma di novembre 2023. Quanto detto dal medico novax è stato fatto oggetto del fascicolo della commissione disciplinare a cui è stato sottoposto il dentista ed ematologo. Nell’istruttoria avviata la stessa aveva anche acquisito i pareri di tre virologi: la cremonese Claudia Balotta, Matteo Bassetti e Roberto Burioni, insieme anche a Sophie Testa, direttore del Laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche e del Centro emostasi e trombosi dell’ospedale Maggiore di Cremona.



Quanto contestato è stato giudicato ‘allarmante’ e privo di fondamento scientifico, alla luce anche della somministrazione ai suoi pazienti degli integratori di Mattia Testa. Così il medico, già sospeso dal suo Ordine di Milano, si è visto confermare lo stesso responso anche nel secondo giudizio. La commissione disciplinare avrà ora 30 giorni di tempo per depositare la precisa motivazione, e 30 ne avrà anche Talamazzi per ricorrere alla Ceeps, la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie. Nel frattempo, può continuare ad esercitare la professione. L’unica dichiarazione del novax resa sui social è stata: “Cerco di fare il possibile per aiutare i danneggiati”.