Un medico legale inglese ha lanciato un allarme sui possibili effetti collaterali di un comune antibiotico, dopo che un collega anziano da poco in pensione è morto suicida. Stando a quanto riportato stamane dai tabloid d’oltre Manica, la vittima si chiamava Robert Stevenson, ed era un medico “rispettato ed esperto” che non aveva precedenti di depressione o problemi di salute mentale prima di iniziare un ciclo di ciprofloxacina. Una settimana dopo, mentre stava facendo una passeggiata, lo stesso medico ha inviato un messaggio alla moglie per dirle che aveva lasciato un biglietto sotto il cuscino. Successivamente il medico è stato rinvenuto senza vita in un bosco, e stando a quanto emerso il messaggio lasciato era “insolitamente confuso e illogico” con “preoccupazioni infondate” che potesse avere l’AIDS dopo aver preso un kit per il test dell’HIV online.
Ad emettere l’allarme è stato il coroner del West Yorkshire Martin Fleming, che ha posto l’attenzione evidenziando il rischio di assumere l’antibiotico di cui sopra, previsto solitamente dal servizio sanitario nazionale solo per gravi casi. Il dottor Stevenson era un cardiologo e medico generico presso l’Huddersfield Royal Infirmary, ed era andato in pensione più o meno un anno fa, a maggio 2022. All’epoca il medico aveva dei sospetti circa un possibile cancro alla prostata, ed era stato indirizzato verso un reparto di urologia. Vista l’infiammazione alla ghiandola prostatica, gli era stata prescritta della ciprofloxacina, un antibiotico usato per trattare una serie di infezioni batteriche, di modo da prepararlo alla biopsia investigativa. Una settimana dopo il medico è uscito di casa per fare la “solita passeggiata” stando a quanto riferisce il rapporto del medico, che aggiunge come lo stesso “non aveva dato in precedenza alcuna indicazione alla sua famiglia perché si preoccupassero per lui”.
MEDICO SUICIDA DOPO ANTIBIOTICO: IL COMMENTO DEL CORONER
Peccato però che alle 12:30 sia giunto un messaggio via Facebook alla moglie, con un biglietto: “La nota è risultata insolitamente confusa e illogica dato il suo riferimento alle sue preoccupazioni infondate che potrebbe aver sviluppato l’AIDS dopo aver preso un kit per il test dell’HIV che aveva precedentemente acquistato online”, ha detto ancora il medico legale. Il coroner ha poi specificato: “Durante l’inchiesta, sono stato indirizzato dall’urologo curante del signor Stevenson alla letteratura pubblicata relativa alla ciprofloxacina e agli antibiotici chinolonici e un potenziale raro legame con il comportamento suicida nei pazienti”.
“Ho sentito prove che suggeriscono che il medico prescrittore non ha fatto riferimento a questo effetto collaterale al momento dell’emissione della prescrizione al signor Stevenson, poiché non era in accordo con i consigli attuali. Ho anche sentito prove che suggeriscono che i medici prescrittori potrebbero non essere pienamente consapevoli di questo raro effetto collaterale e che i pazienti che soffrono di depressione potrebbero esserne più vulnerabili. Sono quindi preoccupato che a questo potenziale rischio non sia stata data sufficiente enfasi”.